sabato 13 novembre 2010

rgentine Literature and the 'Conquest of the Desert', 1872-1896 traduzione. I parte-

La letteratura argentina e la  'conquista del deserto', 1872-1896 Jens Andermann
Birkbeck College
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violenza






Ocupación militar del Río Negro por la expedición al mando del General Julio A. Roca, 1879; Blanes, Juan Manuel (Occupazione militare del rio negro per la spedizione al comando del generale  Julio A. Roca 1879; Blanes, Juan Manuel)


Alla frontiera forme e idee prendono strade diverse; illusioni, apparenze e spettri proliferano in un grande vuoto di credo e valori, raggruppandosi in un oscurità epistemologica che sospende l'opposizione comune tra immaginario e simbolico,o tra terrore,desiderio, e legge.


In ogni caso, affermare che il linguaggio letterario che  accompagna la lenta ma ferma avanzata militare verso il sud,per terminare di slancio nella fase finale al principio del 1870,affermare che sia un linguaggio violento, non è interamente vero.: è un linguaggio capace di compassione e persino tenerezza.
  "trattarli con dolcezza e giustizia era indispensabile per cancellare le memorie grondanti sangue degli orrori passati" , dice parlando degli indiani il colonnello  Alvaro Barros,che più tardi sarebbe diventato il primo governatore della Patagonia,nel suo Fronteras y territorios federales de las Pampas del Sur(frontiere e territori federali delle pampas del sud)(1872) .Due pagine dopo continua:

 La resistenza degli indiani che avevano cercato rifugio nel deserto ancora a noi sconosciuto era una delle difficoltà da superare. Come primo passo del piano dovevamo scegliere tra 2 opzioni:1) circondare gli indiani nel deserto tagliando tutti i loro canali di comunicazione con gli altri lati del rio negro,2) Entrare e inseguirli nel deserto senza pietà, fino a sterminarli, sottometterli, o forzarli a cercare rifugio a sud del rio negro, e stabilire quindi li il confine.(Barros 1872: 81-82)


 
E ' questa improvvisa accellerazione , questo repentino cambio, da un  discorso di "guerra difensiva" e "civilizzazione misericordiosa" a quello di "Guerra offensiva" e del genocidio ,ad essere il marchio distintivo della letteratura argentina di frontiera.
 Perchè, se il ciclo della frontiera arriva a rimpiazzare "la letteratura del deserto", quel topos romantico della letteratura argentina ',fino a quando, proprio alla fine, Echeverría´s Cartas a un amigo (lettere ad un amico) scritto nel  1822, lo subordina completamente all' imperativo dell'azione militare. (Non conoscendo la storia di cui si parla, la traduzione di questa parte potrebbe non essere corretta al 100% NdT) 
 Intercorre meno di una decade tra i "piani" e i "planos" (Planos in spagnolo sono i piatti piani, non so se centri qualcosa, lascio come in orginale Ndt)  i progetti strategici di spostar avanti la frontiera e raffigurare cartograficamente i risultati, che sulla nuova mappa nazionale appaiono come meri "incidenti" di una geografia completamente positivizzata (.immagino intenda in senso morale Ndt)
In altre parole, la letteratura argentina di frontiera non è violenta solo, ne principalmente, perchè anticipa promuove e narra la cancellazione degli indiani, quanto perchè, oltretutto, ratifica , celebra e finalmente, nega questa "soluzione, per mezzo di quella che chiamiamo la cancellazione della violenza.

 Passano solo 10anni dall' ultima campagna militare di conquista--Barros´s La guerra contra los indios (La guerra contro gli indiani) (1877) e Estanislao S. Zeballos´s La conquista de las quince mil leguas (La conquista delle quindici mia leghe) (1878)- alla conversione nel sontuoso teatro naturale di  "Nuestra tierra à vista de pájaro" (La nostra terra a volo d'uccello)(1889),, di Eduardo L. Holmberg, uno dei giovani discepoli del naturalista tedesco  Karl Hermann Burmeister .





Lago y arroyo Gió; Moyano, Carlos M.

  Il suo breve pezzo riscrive la parte visibile della fisionomia del Sarmiento, per come appare nel capitolo d'apertura del Facundo (1845) alla luce della recente spedizione militare a sud, per mostrare al suo pubblico un immenso giardino botanico, disabitato da uomini di scienza.


Ci sono esseri umani che si muovono in questa assordante solitudine . Non chiedere chi essi siano, le montagne stesse, e le pietre, le specie estinte e gli iceberg, le piante ed i fiumi, la fauna la pioggia e il ghiaccio ,il muschio ed i vulcani, ti diranno i loro nomi. .Le loro braccio sono il sestante e barometro, ,lo scalpello ed il compasso, la polvere da sparo e il coltello da montagna, il cronometro e la catena, il piombo e la gru.(Holmberg 1889: 178)

Ciò che è profondamente disturbante e spaventoso, riguardo questo testo ,un discorso tenuto all'  Argentine Geographical Institute,alcuni membri del quale erano i principali fautori ed ideologi della "guerra agli indiani" - è il suo linguaggio botanico che contempla un panorama dove gli scenziati sarebbero stati "gli unici esseri umani a passeggiare" , ed i cui nomi hanno sovrascritto i vecchi toponomi indigeni, spazzando via dalla mappa persino i ricordi della differenza.

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Junta de los ríos(punto di incontro dei fiumi) Neuquén y Limay; Olascoaga, Manuel José
Qui il paesaggio ci fornisce un quadro finale, il punto di arrivo di una serie di generi cheaccompagnò l'avanzata delle truppe; the planes o progetti militari dell 1860 e degli inizi del 1870  i quali, quando gli eventi accellerarono verso la fine della decade, diedero origine    alle "Cronache della frontiera" crónicas de frontera, narrazioni episodiche o abbozzi di personaggi, che raggiunsero la dimensione novellistica completa  nelle "storie" historias, che avrebbero iniziato a fiorire immediatamente dopo la spedizione nel rio negro del 1879, e, ovviamente sulle mappe, che , poco dopo,avrebbero voluto rendere eterni quei dati,e congelare l'azione narrativa in un discorso  su spazio e  mimetica di territori sistematicamente rinnovati con nomi e simboli della nazione "civile".

. Un pamphlet del nuovo ordine positivistico, - scritta al momento della prima presidenza di  Roca´, quando il presidente stava indirizzando le controverse riforme dell'educazione e riforme legali- , Zeballos´s Callvucurá y la dinastía de los Piedra (1884),il primo di una serie di romanzi indiani, orrendamente efficace nel ricapitolare questo passaggio dal massacro alla fertilizzazione delle terre, la vera scena fondante dello stato liberale:
       

11 commenti:

  1. No puedo ver la imagines nene, lo siento mucho, que pelotas! Pero yo no sé nada de la literatura argentina, si fuera la espanola hubiera comprendido mejor.

    Cazzo come sono arrugginita con lo spagnolo!

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  2. ottimo kurdt, davvero ottimo. Hai un buono per due litri di birra, sappilo!

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  3. Donde lo aprendiste, guapa ?

    Las imaGENES no se ven porque non pudo descargarlas, y el tio que me pregunto de hacer esta traduccion las tiene ocultadas en un lugar secreto.

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  4. Los viajes y la escuela por 5 anos!

    Dai quello era un erroraccio di battitura ahah me lo si può perdonare. Migliorerò quando riprenderò a studiarlo durante la specialistica e continuerò con lingue (per la precisione spagnolo e giapponese). Addirittura un posto segreto, mo sono ancora più curiosa.

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  5. Il giapponese mi ha sempre affascinato, ma non ho voglia di mettermi a studiare i katakana e i kanji.

    Sopratutto perchè dall'anno prossimo dovrò mettermi a studiare cinese, e non credo che sarebbe una buona idea confondermi le idee ulteriormente.

    Se studi lingue a bologna, Sei in facoltà con mia sorella.

    Altrimenti no.

    Gli errori di battitura vanno puniti con la fustigazione.

    Kurdt-

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  6. l giapponese mi ha sempre affascinato, ma non ho voglia di mettermi a studiare i katakana e i kanji.

    Sopratutto perchè dall'anno prossimo dovrò mettermi a studiare cinese, e non credo che sarebbe una buona idea confondermi le idee ulteriormente.

    Se studi lingue a bologna, Sei in facoltà con mia sorella.

    Altrimenti no.

    Gli errori di battitura vanno puniti con la fustigazione.

    Kurdt-

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  7. dónde está mi coche? Estoy borracho.

    è l'unica cosa che so dire in spagnolo.
    O almeno, è la cosa che ho ripetuto più spesso in spagna.

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  8. Io sono sardo, quindi scrivendo in sardo ho l'80% di possibilità di dire cazzate in spagnolo XD
    Comunque lo spagnolo a grandi linee si può comprendere anche se non lo parli... eppoi con la cultura di cinema che c'è adesso qualcosa si impara sempre :P
    Donde esta el sanitario? XD

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  9. Effettivamente per un sardo è tutta un altra cosa.

    Ma occhio con le traduzioni alla sarda, a volte fai figure barbine. (O almeno mi è capitato di lastimmare un tizio.....

    e beh, lasciam perdere.

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  10. Me cago en dios, tu siempre borracho estas?

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  11. Questa la voglio sapere :D
    Non per altro, le figure di merda in queste situazioni sono GARANTITE!

    Kurdt, Emix no està borracho. Està maricòn (mai fatto spagnolo, non sono nemmeno sicuro di aver scritto tutto bene, ma fa niente, mi aspetto fustigazioni).

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