sabato 2 maggio 2015

Rivoltanti

"Forza aregà, annamo a combatte'r capitale!"
"Siiiii!"
Ma ndo l'hai gombrato'r casco?
Su Amazzon, perghé, nun te piace'r colore? 
                                                                         

Ieri Milano è stata messa a ferro e a fuoco da un centinaio di imbecilli convinti che dar fuoco alla macchina di qualche sconosciuto avrebbe aiutato il comunismo a vincere la guerra eterna contro il capitale.
Su facebook questi ritardati vengono definiti «No Expò» creando il Pavloviano collegamento fra

                          «Contro Expò» = «Brucia le macchine in centro»

Poliziotto: «Guarda quello, è contro l'Expò!» (poliziotto inizia a salivare)

Ragazzetto sfigato: «No, ma aspettate, sono contro l'expò, questo non significa che io voglia dar fuoco alle macchine!Voglio solo sostenere un utilizzo migliore delle risorse economiche e una distribuzione equa delle risorse!» 

Poliziotto 2: «Ch'ha detto?» 

Poliziotto 1: «Boh, però me pare uno che brugia e' maghine, daje, pestalo» 

Ragazzetto sfigato: « Ma io non brucio le macchine, sono buddista!» 

Poliziotto: «Hai sentito? Questo è pure straniero! Sicuro vole spaccà tutto, menamolo aoh »

«Spatapunf punf punf 

«Ma la dialetticaa...» 

«Sbadabambambam» 

«La riflessione critica» 

«Sbadababam» 

«Le idee...»

«BAM» 

«E pure oggi avemo difeso a demograzzia, annamo via và, annamo» 

E questo è quello che succederà alla prossima manifestazione, perché, chiaramente, tra lasciar distruggere una città e prendere a calci nel culo un paio di imbecilli, scelgo di salvare la città, anche se in mezzo al macello rompo la testa ad un ragazzino che aveva letto Bakunin e non voleva spaccare niente.

Ecco, consideriamo la faccenda come se fosse un gioco con tre partecipanti.

1) I rivoltosi della minchia black block. Sono un branco di imbecilli che non ha mai letto un libro in vita sua. Qualcuno gli ha detto che una società dove tutti fanno il cazzo che vogliono è possibile. A casa loro si arrabbiano se la mamma gli sposta il joypad della play troppo lontano dal letto, per strada spaccano vetri. L'unico interesse che hanno è fare più danni possibili. 

Spaccano le cose per migliorare la vita di tutti, capito? Domani dovremmo entrare nella casa di uno di questi, prendere a mazzate la televisione, bruciargli il letto, poi guardarlo negli occhi e dirgli, stringendo forte il pugno:

«E'la rivoluzione, baby» 

Intellettualmente non sono superiori ad uno stormo di piccioni, ma fanno più danni e le bruciature delle molotov non vanno via se lavate in lavatrice a novanta gradi.

I Politici : Stappano una bottiglia ogni volta che esplode una molotov. Utilizzano i danni fatti da un centinaio di ritardati per giustificare legislazioni sempre più repressive e punitive. Punitive ovviamente non punitive contro i violenti che lanciano le molotov (che serviranno per giustificare la prossima legge) ma contro i manifestanti in bicicletta e i gruppi di cattolici che verranno presi a calci nel culo così duramente da convincerli a non partecipare a nessuna manifestazione. Lasciando, OH OH OH! Campo libero ai violenti. 

Ma volevo ricordarvi che con i 25 miliardi di euro bruciati per Expò di macchine avremmo potuto comprare 1.250.000 auto nuove. Full optional, tutto incluso. o 300.000 case, per dire.

I poliziotti: La polizia è presa sempre tra l'incudine e il martello. Devono seguire direttive fumose che arrivano da piani alti diretti dai politici, piani alti che spesso non hanno nessun interesse a fermare le violenze che verranno usate per distrarre l'opinione pubblica da qualcosa. 

Certo, non aiuta il fatto che buona parte dei poliziotti abbia il Qi di un tonno e idee politiche ferme al 1922.

Le forze dell'ordine vengono criticate sia quando pestano i manifestanti sia quando non li pestano.
A questo punto tanto vale menarli, almeno c'è una buona ragione per farsi insultare. E si, tra i facinorosi c'é spesso una percentuale di infiltrati.

I manifestanti pacifici:  Sono la maggior parte dei giocatori di questo gioco, desiderano discutere le scelte del governo, ma non bruciano vetrine, non spaccano macchine, non lanciano uova sulla gente. 

Vengono picchiati uguale perché non sono abbastanza veloci per scappare.

Prova ne sia che l'unico black block che ho visto menare è stato quello gonfiato di botte dalla madre, una trippona di cento chili.




E se una trippona di 100 kg riesce ad acchiapparti e gonfiarti di schiaffi un poliziotto allenato deve acchiapparli e schiaffeggiarli a quattro a quattro fino a quando non diventano dispari.

Altrimenti voglio i reparti speciali composti da mamme nere di cento chili.

Potete scommetterci che con un reparto mobile di culone armate di schiaffi questo fiera di teste di cazzo non sarebbe manco iniziata, li avrebbero spediti a rifarsi il letto a furia di calci nel culo.


Nota personale:

Quando ero ragazzetto ho gravitato per molti anni nell'area grigia che sta tra quelli che hanno idee politiche "estremamente di sinistra" e quelli che sono effettivamente sovversivi.

Erano tutti intruppati,  un capo brillante comandava e  i "militanti" avevano ruoli ben precisi e delineati. Loro andavano alle manifestazioni per contestare Israele e inneggiare alla Palestina libera e rossa mentre io e i miei amici ci ubriacavamo e andavamo in giro a prendere in giro tutti quelli che capitavano.

Non eravamo "buoni compagni" a quanto pareva.

Siamo scappati a gambe levate appena capito che erano un branco di teste di cazzo in cerca di potere.

In ogni caso, un mio amico, Michele Fabiani, anarchico, venne arrestato insieme ad altre persone durante l'operazione Brushwood, accusato di aver spedito un proiettile alla presidentessa della regione.  Accusato di associazione sovversiva, associazione composta da ben due persone, mica cazzi. Le accuse sono cadute, ovviamente, ma il carcere se l'è fatto uguale.

La  presidentessa della regione Lorenzetti  e il generale Ganzer,responsabili della faccenda, sono poi entrambi finiti al gabbio, per tangenti, associazione per delinquere e truffa la prima, per TRAFFICO INTERNAZIONALE DI DROGA, il secondo.

Kurdt





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