Scrivere è questa attività per la quale ti siedi, guardi il foglio, pensi qualcosa e,magicamente, quella cosa appare, mentre il foglio sparisce.
Ma noi abbiamo più fretta di ottenere risultati, risposte immediate, repentine, aiutaci intelligenza artificiale, altrimenti come potremmo aspettare dieci minuti con le mani in mano?
E questo galoppare a tutta velocità ci sta portando dritti dritti verso il burrone, perché la lentezza, per quanto sorella della noia, è anche l'unica cosa capace di rendere il pensiero profondo e capace di guardare oltre. Se voglio risposte rapide, generalmente, le avrò, ma come diceva Guzzanti:
"la risposta è dentro di voi, ma però è sbagliata"
E tra tutte le risposte, quella violenta è la più rapida, la più sognata, oltre ad essere anche la più sbagliata. Sbagliata non per forza da un punto di vista etico, voglio dire, se venisse fuori che sacrificando a Chtulhu dieci gattini si potesse salvare un milione di persone, lo faremmo e non credo sarebbe immorale. Sarebbe terribile, sarebbe anche ingiusto, ma lo faremmo. Peccato che nella realtà non funziona così, ogni bastonata genera due bastonate, ogni bombardamento, in un modo o nell'altro, ne genera altri. Una guerra inevitabilmente genera semi di rancore nel vinto, che poi germoglieranno in altre guerre, in un modo o nell'altro.
A proposito di violenza, direi che è il caso di parlare di quello che sta succedendo negli USA, che quando si parla di violenza non sono secondi a nessuno, sia che si tratti di una classe di bambini indifesi, di CEO di qualche orripilante megacorporation, o un tizio che arringa le folle per aizzarle contro qualcun'altro. Sono violente le aziende che puntano solo al soldo per trasformare i pazienti in clienti, e che se il paziente cliente non ha abbastanza soldi, lo scaricano sul marciapiede, sono violenti i predicatori che raccontano di come, nel regno di Dio, si, ci puoi entrare, ma solo se doni tutti i tuoi averi alla nostra chiesa, che Dio non viaggia certo in economy, ed era violento il tizio che ha sparato a Charlie Kirk, con una famiglia adoratrice delle armi che gli aveva spiegato, da quando è nato, che i problemi c'è un solo modo di risolverlo, a fucilate. Una famiglia, appunto, come dicevamo, violenta.
Era violento anche Charlie Kirk, che sosteneva che per il bene del secondo emendamento, lo si potesse innaffiare, di tanto in tanto, con il sangue, non importava se innocente, era un prezzo giusto da pagare. O tante altre, pessime idee.
E la violenza, la rabbia, si espandono, alcuni si illudono di poterla circoscrivere e rinchiudere lontano da loro, magari creandosi degli splendidi castelli con profondissimi fossati e grandi torri di guardia, la violenza là in alto, prima o poi ci arriva.
Se chiedete ai violenti, nessuna di loro vi dirà di esserlo, fanno tutto solo per autodifesa, se non mi credete, chiedete a Hitler, uno deve pur poter difendere il proprio spazio vitale, no? Ma provate a chiedere in giro, scoprirete che nessuno, nessuno, nemmeno il cannibale di Milwalkee, guarda a sé come ad una persona cattiva, al massimo una persona che sbaglia. Tutti hanno una storia che giustifica quella violenza, e di solito è una storia che suona più o meno così:
"Io non facevo niente di male,
Ma è arrivato quel tizio lì
uno straniero, diverso,
uno che parlava strano, non lo capivo,
e mi ha detto qualcosa
non potevo lasciar perdere
voi lo avreste fatto?
E così ho dovuto...
Riempite pure a piacere il seguito. Fatto sta che la responsabilità della violenza ricade tutta su questo straniero, su questo diverso, perché io, io no, non avrei potuto fare nient'altro. La violenza, nella mente di alcuni è l'unica risposta.
Questo è un metodo eccezionale per fare quello che vi pare senza nemmeno accorgervi di farlo. Basta decidere che una categoria di persone sono i "nemici" accusabili di ogni male che colpisce la società, ed ecco che a quelli potete fare qualsiasi cosa, senza per questo essere in torto, mai.
Dopotutto vi state difendendo, voi. Nessuno accuserebbe uno che si sta difendendo, al massimo si può dire che sta esagerando con la difesa, ma è una cosa da poco.
Il gruppo che si sceglie come vittima deve essere in contemporanea potentissimo e incapace, abilissimo e stupido, nascosto ed in piena vista. Perché per funzionare questo trucco deve poter applicare l'etichetta di nemico a chiunque, in qualsiasi momento.
Se guardate agli Stati Uniti vedrete chiaramente come queste etichette vengano applicate ormai a chiunque vada anche di pochissimo fuori dalla linea accettata dall'amministrazione centrale
- Antifa
- Trans
-Estremista di sinistra
-Terrorista
E anche quando la persona che si desidera accusare non rientra in nessuna di queste categorie, viene comunque obbligata ad entrarci, perché per un regime fascista (si, gli USA questo sono, non aspettatevi nuove elezioni presidenziali senza violenza, d'ora in poi) la cosa più pericolosa di tutte è il dissenso, qualsiasi differenza di opinione, anche piccola, tra il leader e la popolazione, va schiacciata perché non si espanda.
Peccato che non possa durare, perché via via che si tagliano via pezzi di popolazione da accusare di ogni male, la società stessa marcisce, la paranoia prende piede, la delazione si diffonde anche tra le mura di casa (pensate solo all'Urss stalinista).
Mi viene in mente quella storiella che fa più o meno così:
Un uomo cammina per le strade di Belfast quando, all’improvviso, qualcuno gli punta una pistola alla testa:
— «Sei cattolico o protestante?»
— «Cattolico.»
Il tizio con la pistola sorride:
— «Anch’io! Romano o maronita?»
— «Romano.»
— «Anch’io! Del Sud o del Nord?»
— «Del Sud.»
— «Anch’io! Dublino o Cork?»
— «Dublino.»
— «Anch’io! Quartiere Nord o Quartiere Sud?»
— «Quartiere Sud.»
— «Anch’io! Parrocchia di San Michele o di San Giuseppe?»
— «San Giuseppe.»
Il tizio si fa scuro in volto, digrigna i denti e urla:
Muori, sporco traditore --
E se pensate che dalle vostre parti non possa succedere, perché Noi? Non non siamo mica come loro! Allora non avete proprio capito niente.
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