AVVERTENZA AI NAVIGANTI, QUESTO È UN POST DI DIMENSIONI TITANICHE, SE IL VOSTRO CERVELLO HA UNA SOGLIA DELL'ATTENZIONE DA PESCE ROSSO, CAMBIATE BLOG, O ANDATE AFFANCULO.
Ma un opzione non esclude l'altra.
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Blogger blogger blogger blogger blogger blogger
Ma un opzione non esclude l'altra.
Questo è il tipico lettore di blog. |
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Blogger blogger blogger blogger blogger blogger
"I" bloggher. Senza articolo non ha senso.
Ogni mattina un blogger si sveglia, è
sa che dovrà linkare più velocemente del suo vicino, se vorrà
partecipare alla Blogfest.
Ogni mattina la grammatica e la
letteratura, si svegliano nelle mani di un blogger. Morte.
Ed io ogni mattina mi sveglio, prendo
un caffè senza caffeina, azzanno una tavoletta di cioccolato e mi
siedo alla mia scrivania, troppo bassa anche per un sardo quale sono, e,
bestemmiando per il mal di schiena, apro il mio Feed Reader.
Per chi è stato su marte negli ultimi
dieci anni, un feed reader è una roba che ti permette di aggiornarti
sulle cose che scrivono i tuoi blogger preferiti.
E ogni volta sono sempre più deluso.
Originariamente, il blog, come me lo
immaginavo io, poteva essere veramente una forma di liberazione delle
idee impubblicabili, delle soluzioni letterarie ardite, fantasticavo
su pittori rivoluzionari e fotografi di grande talento sconosciuti
alle masse che pubblicavano le loro foto su blog, blog gallerie di
foto e quadri, racconti e libri pubblicati su blog, articoli e
notizie dati dal basso.
Sognavo un mondo dove i tecnici davano
piccole lezioni di Chimica, Biologia, Matematica, Grammatica, Fisica,
e tutto il resto per la gente comune, che magari, pensavo, ha dovuto
lavorare tutta la vita e non s'è potuta istruire, poveretta.
Immaginavo che tutti fossero
interessati e curiosi.
Inutile dire che non è andata proprio
così, che il mondo ha seguito una via diversa, parallela, ma
diversa.
I
BLOG E FACEBOOK
I
blog erano qualcosa d'innovativo dieci anni fa,
possiamo definirli la prima forma di Social Networking. All'epoca
erano già nate le “Catene di blog” ovvero un sacco di blog
avevano liste di decine e decine di altri blog, la tal cosa rendeva
più semplice ritrovarsi, era insomma un vero e proprio social
network ante litteram.
Ovviamente in un marasma
simile la maggioranza della gente pubblicava quasi solamente i cazzi
propri, quelli che scrivevano robe interessanti erano pochi e
nascosti nel mucchio del letame, Google non aiutava granchè perchè
indicizzava (ed indicizza) principalmente sulla base di “Quanti
link ha questo qui?” senza fare nessuna distinzione qualitativa
(come potrebbe del resto?)
Quindi una serata di
navigazione era passata principalmente a scremare il letame dal
miele, e il letame è sempre molto più
abbondante del
miele, in una misura di dieci parti di merda per una di miele (e
questo solo perchè non navigo in zone appestate, li il rapporto
diventa anche 100/1).
Ricette
di cucina, gente convinta che la pisciata serale del suo gatto sia poetica, altri che aperta la finestra di casa vedono le nuvole e
s'illuminano d'immenso, vomitando le prime quattro strofe che gli
saltano in mente, pittori che dipingono come dei bambini autistici
investiti da un tir.
Merda,
insomma, Merda scremata.
Con
l'impressionante successo di Facebook credevo che il fenomeno si
sarebbe fermato, e che quelli che sentivano l'impellente bisogno di
farmi sapere quanto bella era la loro nuova moto si sarebbero gettati
a capofitto in questa nuova ondata, vedevo Facebook come un grande
inceneritore d'immondizia, e in fondo non avevo torto, anzi. Per i
blog dovrebbe esistere una forma di datazione
A.F
e P.F
per
rimarcare adeguatamente l'evento.
Insomma
l'ottanta per cento dei blog era sparito, ed io ero felice come una
pasqua, perchè vedevo solo un sacco di letame in meno tra i piedi,
ma..
Ma
non era rimasto molto altro.
Si,
ok, non c'era più letame, ma navigando si vedevano ancora le buste
lasciate dai naviganti precedenti, carcasse di blog abbandonati a se
stessi, mezze divorate dai motori di ricerca affamati tipo
Altavista,. Catene di blog infinite, chilometriche, che iniziavano
con blog di ceramisti vampiri e finivano con coltivatori di zucchine
di straforo.
Un
mare oramai inquinato che non dava più nessun frutto degno di nota.
IL
MARE DEL WEB E LE ACQUE PROFONDE
Eppure,
per quanto in superficie la situazione fosse sconfortante, nelle
acque profonde qualcosa viveva ancora, un ridotto numero di blogger
continuava una lotta dura senza paura.
Come
dei pesci lanterna (foto) essi si muovevano nell'oscurità più
assoluta, sopravvivendo solo di scarpe usate, buste di plastica e
occasionalmente, cadaveri di redattori gettati in acqua dalle
superpetroliere “Mondadori” e “Feltrinelli”
Ma erano pochi, pochissimi, e si narra che alcuni di loro ancora si nascondano sotto quest'insegna :
.
LE
CATENE DI SAN BLOGGER
Come mai i blog
interessanti sono così pochi? Una risposta può essere che la gente
per trovare qualcosa si affida a Google, e Google, notoriamente
valuta molto il numero di link che arrivana da altri siti, questo ci
porta ovviamente ad avere in cima ai risultati chi ha più link,
quali fattori spingono a linkare un blog?
Ecco i fattori pesati (a
mio insindacabile giudizio)
- Chi esiste da più tempo 20% (Fattore "Nonni della caserma")
- Chi pubblica contenuti molto interessanti 10% (Fattore "Ma chi?)
- Chi strilla forte di aver trovato la cura per il cancro attraverso l'omeopatia aliena 15% (Fattore stupidità )
- Chi relinka a sua volta 50% (Fattore "succhia tu che succhio anch'io")
5 Chi lo sa? 5%
I dati sono stati ottenuti
tramite indagine Istat, non sono quindi passibili di errore, abbiamo
anche dato un occhiata all'auditel per essere sicuri che la massa
media della popolazione sia rimasta mediocre come al solito.
Il relink selvaggio
insomma la fa da padrone, personalmente ho ricevuto decine di inviti
di “scambio link” che avrebbero dovuto migliorare il “Ranking”
del mio sito, piazzandolo meglio, manco fosse un cavallo
all'ippodromo, un cavallo da drogare con link, al posto di
anabolizzanti.
Ma questa gente che voleva
scambiare link con me scriveva di merda, cose imbarazzanti, con cui
non volevo avere nessun legame, di nessun tipo, così rifiutai tutte
le offerte, anche se le visite al sito languivano, quale sarebbe
stata l'alternativa?
L'alternativa sarebbe
stata dire di si allo scambio link selvaggio e ritrovarsi con un
sacco di traffico in più da Google e da quella cerchia di Relinkers,
un sacco di visite che sarebbero arrivate seguendo però delle vie che non
volevo, cazzo.
Non volevo che
associassero il mio nome con dei sistemi per l'allungamento del pene,
ne, peggio ancora, con certi blogger complottisti dei miei coglioni,
o ancora con il marciume di destra o sinistra, volevo solo che
conoscessero quello che scrivevo, e allora ho sfanculato tutti, come
potete vedere dalla mia minuscola Blog Cosa a sinistra.
Più d'una volta ho visto
gente linkarmi, aspettandosi un compenso da parte mia, come se il
link fosse un “regalino” da ripagare :
“Tò,
ti ho fatta la CASSEUULA che ti piace tanto! Magnatela!”
“Ah
beh amico, allora eccoti una bella fettina di salmone affumicato,
dopo la tua Cassuela ci sta proprio bene!”
PUBBLICITÀ (Il mio gatto si chiama
Neruda, non so se ve l'ho detto e ama il salmone. )
Io ovviamente ho dato un
occhiata a chi mi linkava, e se non mi diceva un cazzo di niente,
allora ho lasciato proprio perdere, se invece m'interessava, mi sono
fermato a commentare, ho linkato SOLO quando veramente consideravo
chi scriveva un eccellente aiuto per decifrare una qualche
sfaccettatura della realtà, a prescindere dal fatto che mi linkassero o no.
Mentre questi dopo aver aspettato un momento variabile (4-12 giorni) e visto che non restituivo il bocchino, delinkavano, credendo di farmi un dispetto, senza capire che stavano facendo un dispetto a se stessi, se non gli piaceva quello che scrivo, cazzo linki?
Sono stronzo, penserete, dopotutto che differenza fa linkare chi ti relinka?
Sono stronzo, penserete, dopotutto che differenza fa linkare chi ti relinka?
La differenza, ed è una
differenza sostanziale, è che relinkare selvaggiamente chiunque vi
linki ha formato la blogosfera come oggi la conosciamo, dandogli la
forma di una grande, grossa, torta di merda. (Foto)
![]() |
Merda si, ma d'artista. |
Quando uno arriva sul
vostro blog e trova venticinquemila link, ne apre uno e scopre che il
tizio linkato è un handicappato, ne apre un altro e trova un monco, poi un
cerebroleso, cosa credete che pensi? Penserà che siete delle merde
fuse, voi ed i vostri amici bloggers, ma siccome non riuscirà a
trovare di meglio (visto che avete occupato tutto il cazzo di spazio
disponibile con i vostri relink) sarà convinto che la blogosfera è
solo una grossa torta di merda fusa, con voi come ciliegine .
Degli stronzi.
Ovviamente non parlo
proprio con voi, parlo con quelli che vi stanno accanto, tu, oh
lettore, non praticherai mai il relink selvaggio, tu selezionerai
attentamente tutti i tuoi link, però, GUARDACASO, selezionerai
praticamente solo gente che ti linka a sua volta.
La formula per capire se
un blog fa schifo al cazzo è questa :
Se
la quantità di siti che linkano a loro volta è superiore al 50%
allora nel 90% dei casi si tratta di merda.
Oh siete inclusi? Come
mi dispiace! pero', allora, dovreste smetterla di succhiarvi
il cazzo a vicenda, oh no?
Anche perchè i vostri
feedback del cazzo influenzerammo positivamente Google, che vedendo
un sacco di gente finire su un sito del cazzo dai vostri link del
cazzo, piazzerà alle prime posizioni un sito del cazzo, rendendo il
tutto un truogolo indicibile.
LA
COMPETENZA
Di cosa scriverò è la
cosa che si chiede qualsiasi blogger, prima di iniziare a scrivere.
La domanda sembra semplice, ma la realtà ci conferma che la maggior
parte della popolazione non sa un cazzo di niente, quindi di cosa
potrebbbero parlare?
Ma è ovvio, sciocchini,
DI
SE STESSI!
Ed inizieranno a parlare
delle loro vacanze interessantissime, posteranno le foto
interessantissime delle loro vacanze avventura a stormogiallo sul
Groppone in provincia di Cosenza, e vi racconteranno di quando hanno
incontrato la vecchietta che stava svenendo sul marciapiede, e poi, e
poi basta che sta già diventando troppo interessante, e LORO non
sono interessanti, sono solo pedanti e fastidiosi come mosche con la
sifilide.
Dovrebbe scrivere solo chi
ha la competenza per scrivere qualcosa, o almeno chi desidera
provarci, non credo che qualcuno di questi tizi ritenga, in buona
fede, di poter interessare a qualcun altro.
Per scrivere bisogna
conoscere qualcosa, devi sapere almeno di cosa stai parlando, magari
sei un tecnico di qualcosa, uno scienziato, allora parli di quello,
oppure ti interessi a qualcosa di particolare, allora mi parlerai
chessò, di letteratura fantascientifica degli anni 50, o magari sei
una persona abituata a riflettere e collegare fatti e cose
apparentemente distanti, ed allora scriverai qualcos'altro,
l'importante è che tu non faccia parte di quella cerchia di blogger
che scrive solo e solamente cose già sentite- (Nietzche parlava di
questa gente paragonandola a dei cerini, che solo quando vengono
sfregati contro qualcos'altro s'accendono.)
Quella categoria è la peggior merda di tutte, e se siete blogger, probabilmente ne fate parte.
Io no, perchè ho scritto questo testo, ciò significa due cose
1) Quello che ho scritto è vero, questo automaticamente mi classifica come interessante e veritiero)
2) Quello che ho scritto è falso e allora beh, chi cazzo se ne fotte di quello che ho scritto? Tanto sono tutte stronzate!.
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La seconda parte del post tratterà due argomenti :
Io no, perchè ho scritto questo testo, ciò significa due cose
1) Quello che ho scritto è vero, questo automaticamente mi classifica come interessante e veritiero)
2) Quello che ho scritto è falso e allora beh, chi cazzo se ne fotte di quello che ho scritto? Tanto sono tutte stronzate!.
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La seconda parte del post tratterà due argomenti :
BLOGGER
E BLOGFEST (Com'è) CON FOTO!
COME
DOVREBBE ESSERE