domenica 9 maggio 2010

Il petrolio,la crisi,una questione privata.

Stavo riflettendo sul legame fra economia e petrolio.


Tutti parlano di Mibtel,Standard&Poors eccetera eccetera eccetera,come se l'economia fosse composta principalmente da numeri sopra un cartesiano,o un qualunque schermo.


Troviamo separate quelle che in America chiamano "Wall street" (piazza finanziaria) e "main street" il mercato della "gente comune" diciamo cosi.

Come se il finanziere,di suo,producesse qualcosa,e non stesse invece lucrando sul nulla.

Da quando in qua,non produrre nulla,produce ricchezza?

Voglio dire,provate ad andare dal macellaio a chiedergli una fettina,dicendogli che

"Dovresti darmela perchè il rating del debito di mio padre è AAA+"  Il macellaio,che è grasso ma non stronzo,probabilmente sa che il debito in questione è di 100.000 euro per comprarsi una porsche nuova che tenete in garage perche non potete permettervi la benzina,e avete dovuto vendervi la casa (pignorata).

Secondo voi cosa fa il macellaio?

Prima vi pugnala alla schiena,vi affetta,e vi mette in vetrina con l'etichetta "Capocollo di roccafritta" a pagamento dei debiti regressi.

Cosa fanno i principali enti finanziari globali?

Prendiamo ad esempio quella che è stata la più grossa accusata della crisi      2008--boh.

Jp  morgan.

Dopo aver giocato con soldi che non aveva,prestandoli,(provate pagare il solito macellaio con soldi che non avete),hanno sofferto,poveretti,perchè quei soldi sono stati chiesti indietro.

Loro si aspettavano che il mercato continuasse a salire in modo da evitare di  pagare il rischio che si erano accollati utilizzando come garanzia ... dei debiti.

Comunque.

Come può esistere un mercato basato sull' assunto che più lavori meno ti pagano?

Si basa sul fatto che possediamo una fonte di energia immensa,il petrolio,che ci permette di fare cose assurde,come importare melograni dal Giappone e guadagnarci.

Senza quell'aiuto energetico,col cazzo che esisterebbe Wall street e la finanza.

Dio cane.

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