lunedì 9 dicembre 2013

Staminchia foundation

Staminchia.


Il Tar del Lazio ha deciso che il metodo Stamina è meritevole di una sperimentazione.
Il tribunale di Asti decide che i pazienti hanno diritto a quello stesso metodo, varie amministrazioni comunali, tra cui Terni, hanno presentato istanze a favore.

Un consigliere regionale del Lazio, componente della commissione salute, tale Fabrizio Santori si esprime così sulla faccenda:

"Il ministro Lorenzin emani decreto d’urgenza sulle cure compassionevoli e attivi una commissione che in trasparenza lavori sul metodo stamina e il rispetto della normativa sulle cure compassionevoli"



E ancora:

"Gli interessi delle aziende farmaceutiche e la casta della ricerca stanno distruggendo le speranze e la voglia di vivere di tanti malati e di tante famiglie"


Consigliere regionale e facente parte della commissione salute. Non so se vi rendete conto, ma quest'individuo sta affermando che non solo le aziende farmaceutiche sono colpevoli della perdita di speranza delle famiglie (molto discutibile, ma facciamo finta che sia vero, per farlo contento) ma che esista in Italia una "lobby della ricerca" così potente da fermare una cura funzionante con il solo potere dell'imposizione delle mani. In Italia?


In italia finanziamo la ricerca con caramelle e calci nel culo ai ricercatori, solo l'1% del pil finisce in ricerca, e quelli migliori sono costretti ad emigrare verso paesi più lungimiranti. Non esiste nessuna "lobby della ricerca" altrimenti non si spiegherebbe la perenne carenza di fondi. Ma queste, ovviamente sono domande che non sfiorano minimamente in nostro campione, che nel tentativo di difendere le povere masse, messe all'angolo e impoverite dalla ricerca si fa, guardacaso, un bel po' di pubblicità aggratisse.

Ma chi è questo tizio che parla di lobby della ricerca? Un medico? Un ricercatore? Con che credibilità uno così discetta di cellule staminali?

No, è laureato in Economia. Adesso mi aspetto che i ricercatori biomedici lo bombardino con le proprie teorie su inflazione e debito pubblico, anche se sospetto che aver studiato una pseduoscienza incapace di previsioni sia una concausa del suo poco rispetto della scienza, quella vera.

E cosa ancora più divertente, questo tizio, laureato in economia, ma facente parte della commissione salute, si rivolge al ministro della salute, diplomata al liceo classico, chiedendogli di fermare questi maledetti ricercatori cattivi, che non accettano la fantastica cura creata da un laureato in lettere che fa il professore di psicologia, Vannoni.

Sono l'unico a cui suona strana tutta questa faccenda? 

"Un economista un laureato in lettere e una diplomata s'incontrano al bar e.."

E danno un'altra spallata a quello che in Italia era, una volta, il principio di autorevolezza. Utilizzando un altro principio, molto più caro ai miei concittadini. Il principio di Autorità.

E dire che questo paese sta finendo sotterrato a furia di spallate, sotterrato da quella massa incorporea che vuole avere voce in capitolo e giudicare cose che non conosce, e non può conoscere perché, certe cose per essere comprese richiedono anni di studio e tempo, e no, non bastano i video di youtube per capire la meccanica quantistica, amico.

C'è bisogno di fare un passo indietro, c'è bisogno che, se uno scienziato parla del suo campo di competenza, lo si ascolti, e al massimo si facciano domande, e si lasci che siano altre persone che riescono a capire quello che dice, a porre obiezioni, e non permettere che un laureato in lettere si permetta di prendere per il culo migliaia di malati gravi, convincendoli di poterli aiutare, con un metodo supercazzola.

Perché è da lì che arrivano tutti i nostri problemi, ragazzi. Dal credere di poter modificare la realtà a nostro piacimento, cambiando le regole del gioco a nostro vantaggio, solo perché siamo in molti a volere la stessa cosa. Purtroppo ci sono cose che non possono essere cambiate facilmente, e ce ne sono altre che non possono essere cambiate per nulla.

La malattia, ad esempio, è qualcosa che non è facile da "cambiare", ci sono tante malattie che ancora non sappiamo curare, e altre ancora che non sappiamo curare completamente, però abbiamo trovato un modo per avvicinarci il più in fretta possibile ad una soluzione, si chiama metodo scientifico, e non è rapido come vorremmo, ma è incredibilmente efficace. Sopratutto efficace nell'eliminare le ipotesi sbagliate.

Poi ci sono altre cose che non possiamo modificare, come per esempio la velocità della luce e altre leggi fisiche. O la stupidità delle grandi masse organizzate.

Se questi limiti venissero riconosciuti dalla popolazione, avremmo un paese civile. Basterebbe così poco, per avere gente sufficientemente intelligente da farsi guidare da esperti, piuttosto che da furfanti.

Ma noi siamo il popolo dei furbi, che non si farebbe mai fregare, siamo quelli che fregano. Noi.

Ed ecco perché Vannoni è riuscito ad imbrogliare tutte queste persone. Vannoni ha raccontato in giro che non ci sono limiti a quello che si può fare, sembra che ci siano, ma è tutta un'illusione di una classe di persone cattive, che vuole togliere potere a voi, brave persone, per tenerselo stretto e governarvi a bacchetta, popolo di poverelli e brave persone.

Queste brave persone che, di fronte ad una scelta, fra un metodo che produce risultati, come tutto il resto delle cose, con fatica e impegno, e un altro che invece funziona per motivi incomprensibili e magicamente, indovinate che hanno scelto. Ma ovvio! Hanno scelto il novello Harry Potter della medicina, che con un paio di parole ben dette, fa sparire il male.

La ricerca è troppo difficile. Difficile da capire, difficile da portare a termine. E pure troppo costosa, con tutti quei regolamenti che sembrano fatti apposta per ritardarla. Inutile cercare di spiegare che sono regole fatte per proteggere i malati da big Pharma, e non il contrario.

Vannoni nell'immaginario popolare         



 Il pensiero definito "magico" è un pensiero tipico dei bambini, che lo utilizzano per spiegare tutti gli eventi, danno vita alle bambole, incolpano le sedie delle loro cadute, e urlano al pavimento "CATTIVO!" quando ci sbattono il grugno, continuano fino a quando non riescono a capire che il pavimento è una di quelle leggi fisiche immutabili, e che se non fai attenzione, sbatterai sempre il grugno per terra. Ora verrebbe da chiedersi, come mai, un modo di ragionare così evidentemente disfunzionale sia così diffuso. La risposta è:

"Il pensiero magico è semplice, appagante, e può spiegare qualsiasi cosa"

Quanto tempo e quanta energia abbiamo impiegato per capire il mondo che ci circonda? Il big bang, la meccanica quantistica, la microbiologia, l'elettronica, l'astronomia e la genomica, e infinite altre. Milioni di persone hanno speso la propria vita, malpagati e poco conosciuti (perché, siamo seri, la maggior parte degli scienziati sono misconosciuti alle masse che pure ne usano i risultati, chiedete in giro chi sia Alan Turing, per averne una conferma).

Beh, con il pensiero magico posso spiegare tutto con una sola parola, senza nessuno sforzo. Mi basta dire "Dio" ed ecco che la mia mente può tornare alla calma smettere di farsi domande, riposarsi e stare comoda, come prima. E se mio figlio si ammala, portiamolo dal curandero, e preghiamo. Se sopravvive, bene, se muore, starà in cielo tra gli angeli del signore, a cantar lodi.

E se avete deciso che la comodità sia meglio della conoscenza, cari miei, siete colpevoli della morte di vostro figlio. Perché i maghi sono belli solo nelle favole, dove il loro potere è grande, nella realtà, i maghi, sono più o meno così.

Simsalabim, Lizarazù, e il tuo portafoglio non c'è più!
  

                            In conclusione, parafrasando Vannoni, si alla vita, si a staminchia.



Kurdt.

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