venerdì 11 maggio 2018

Invalsi di qua Invalsi di là

Vedi, caro bambino, la tua situazione deriva dal tuo scarso impegno. Se volessi potresti diventare presidente degli stati uniti! Ah sei egiziano? Vabbé, magari presidente dell'Isis?


In questi giorni si è svolto il rito purificatore più diffuso nell'Italia moderna. Un test, svolto da circa un milione di bambini della primaria, quella che noi chiamavamo "scuola elementare". Questo test, chiamato invalsi  (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione)
occupa per tre mattine di fila gli studenti di seconda e quinta elementare. E a cosa serve sto invalsi, direte voi? Dovrebbe servire per capire quanto e come hanno imparato i bambini. Quest'anno sono state aggiunte anche delle domande extra, decisamente poco amate, a giudicare dalle reazioni della stampa.

E vi dico la verità, secondo me i test Invalsi sono fatti veramente bene. Non hanno niente di nozionistico, non si richiede che il bambino riesca a fare grandi calcoli, cose complicate tipo 718:15 per dire. Non si chiede nemmeno che ripeta a memoria una poesia di venticinque righe. Oggi abbiamo finito la parte di matematica e, con mia grande felicità, il calcolo più complesso che dovevano fare era 1,5 x 3 o qualcosa del genere, la domanda era questa (c'erano delle immagini, quindi vado a braccio) :

"Se hai due confezioni di detersivo, una che costa 6 Euro per 1,5 litri, un'altra che ne costa 3 per 0,5 litri, quale delle due ha il prezzo inferiore a parità di liquido? Spiega come sei arrivato alla risposta."

Semplice, lineare, comprensibile. Eppure volete sapere una cosa? La maggioranza degli alunni della mia classe, addestrati a ripetere operazioni noiose e inutili tipo 567x35 non ha capito cosa diavolo doveva fare con quei numeretti. Un altro problema un grafico e faceva delle domande sul grafico (altra cosa che a scuola non si fa quasi mai) e chiedeva informazioni tipo "in quale mese la concessionaria A e quella B hanno venduto lo stesso numero di auto?". Grafici, cose che in un mondo sempre più complesso servono parecchio. Sconosciuti.

In quella d'inglese c'erano delle domande piuttosto semplici (collegate a dei testi) e quattro prove d'ascolto, abbastanza ben calibrate dal mio punto di vista. Ho visto le prove della mia classe, a fronte di 3/4 prove quasi perfette, ci sono state parecchie prove nella media e un paio con moltissimi errori (guarda caso proprio di studenti italiani purosangue). Ma all'ascolto i miei sono addestrati, all'inizio dell'anno ho comprato una Usb a testa e ciclicamente le ho riempite con film e serie Tv in lingua originale (Stranger Things, Harry Potter, Cartoni Disney, eccetera eccetera eccetera). Ho usato duolingo con i miei alunni, ho cercato di fare tutta la lezione in inglese, senza grandi concessioni all'italico idioma e, cazzo, ha funzionato. Gli ho anche detto che ero sicuro che sarebbero riusciti se avessero voluto, ne ero convinto e adesso, so e ho le prove. Pasolini baciami il culo.

Eppure credo che l'invalsi debba essere eliminato.

Ma come, hai appena scritto che è utile, fatto bene, stimolante, adesso dici che dovrebbero eliminarlo? Già. Il problema principale è la percezione delle prove, che vengono vissute, in parte anche per colpa della stampa, come prove della capacità dei docenti, piuttosto che come un'analisi statistica da cui partire per risolvere dei problemi. Così i docenti, con il pensiero che verranno valutati, sono invogliati a, diciamo, intervenire per migliorare il risultato. Non importa che esistano dei sistemi per capire quando una cosa del genere è stata fatta ( all'invalsi hanno fior di statistici, dopotutto) viene fatto lo stesso, nella convinzione di aiutare gli alunni. Eppure se ci pensate un attimo, quello che stanno facendo quando aiutano gli alunni modificando una risposta, in realtà è un danno complessivo agli stessi.

Perché?


Perché sei il feedback dei dati dice "ah beh, queste prove sono state fatte molto bene da tutti gli alunni, pure da quelli delle zone più degradate della nazione, va tutto alla grandissima!" il risultato sarà l'inazione, nessuno penserà sia necessario fare qualcosa, tanto vanno benone. No?

E invece no, non vanno bene per un cazzo, perché se continuiamo di questo passo le prove le faranno direttamente gli insegnanti, con il risultato di far finire tutto a puttane, prove, scuola e, unica cosa che m'interessa, bambini.

In questo momento, l'invalsi dovrebbe avere la stessa funzione che hanno i nervi, trasportare informazioni dal corpo al cervello, in modo da consentire azioni correttive efficaci, ma immaginate di infilare le mani in una pentola d'acqua bollente e sentirla tiepida, nel frattempo le cellule delle vostre mani stanno assumendo un colore vicino a quello del bollito di manzo. Ve le lavate con calma, mica sentite dolore voi. E quando le tirate fuori avete le mani completamente ustionate.

La soluzione? La soluzione è costosa (cosa che non piace a nessuno) e poco pratica. Le prove andrebbero somministrate da degli ispettori ministeriali pagati e controllati direttamente dal ministero, in modo da evitare magheggi.

E quando finalmente si scoprirà che oh oh oh! Le scuole che ottengono i punteggi più bassi negli invalsi sono quelle che hanno bambini più poveri, che hanno pochi libri, poche risorse, non fanno viaggi, mangiano male, dormono male, hanno i genitori che perdono il lavoro e litigano tra loro per l'affitto, vanno via di casa, eccetera eccetera eccetera. A quel punto dovremo fare qualcosa di utile.

Fino a quando non si riconosce che il problema dell'insuccesso scolastico può essere ricondotto in buona parte alla povertà degli alunni (e alla qualità degli insegnanti) non andiamo da nessuna parte.

L'alternativa è continuare a guardarci l'ombelico.

Kurdt

P.s. In una scuola di frontiera di insegnanti di qualità ce ne sono parecchi, molti sono motivati, competenti, speranzosi. Quelli che resistono finiscono, dopo un numero diverso di anni, in burnout totale, fondono le bronzine, sbarellano.

4 commenti:

  1. Non basterebbe togliere valore al voto ai fini della media?

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    1. Il voto è già senza valore ai fini della media, quindi, almeno in teoria l'incentivo non dovrebbe esistere.

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  2. Pensavo che l'INVALSI fosse una tragedia solo per la mia famiglia, dotata di madre somministratrice che smarmella annessi e connessi per mesi prima delle prove e dopo per i risultati/colleghi stronzi/alunni stronzi. E invece ora diventa popolare, talmente popolare che la penisola ci bara sopra. Meraviglioso.

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    1. L'Invalsi è lo specchio del paese, come tutto il resto. Ma sai, quest'anno c'erano anche domande interessanti alla fine del plico, per esempio chiedeva:

      "Quanti libri hai in casa, esclusi quelli scolastici?"

      Per quanto riguarda il barare, basta guardare il miglioramento incredibile di alcuni istituti, che in un anno sono passati dal fondo al centro-classifica così, senza apparente motivo. Saranno diventati bravissimi? ^^'

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