sabato 14 maggio 2022

La più grande democrazia del medio oriente (TM)

 


 

L’ultima volta che ho scritto qualcosa su Israele l’ho fatto quando durante un raid su Gaza l’Idf (forze armate israeliane) hanno abbattuto volontariamente un edificio  sede di Associated Press e altre compagnie giornalistiche impedendo che recuperassero tutto il loro materiale. La scusa era che c’erano, forse, da qualche parte, miliziani di Hamas che stavano nell’edificio. E allora bisogna buttarlo giù.


Immaginate una cosa del genere nel vostro condominio.

Ehi, forse c’è un tizio che spaccia al piano di sotto, purtroppo dobbiamo nuclearizzare l’area”

“Ma come? Ma non è vero, non ho mai visto gente che spacciava qui, ma anche se fosse vero, cosa diavolo centriamo noi?”

“Eh caro lei, non sa come vanno queste cose, le infestazioni vanno eliminate subito sa! Come le formiche, se non intervieni subito quelle prendono piede e te le trovi da tutte le parti, devi eliminare il formicaio col piombo fuso, non c’è altro modo”

“Ma stiamo parlando di persone, ehi”

"Ma si, persone, adesso non esageriamo, tu lasciale diffondere e dopo un po' te le trovi dappertutto! Mica si può andare avanti così signora mia! Vuole gli eroinomani che spacciano siringhe usate a suo nipotino?" 


"Certo che no, ma non ho visto nessun eroinomane nel palazzo" 


"Ma nel caso ci fosse, ci pensi! Suo figlio morirebbe di overdose! È questo quello che vuole signora?" 


"No certo, sto solo dicendo che"

 

" Buttiamo giù tutto e non se ne parla più, che vuole che sia una casa in cambio della sicurezza della sua famiglia"

"Possiamo almeno recuperare le foto della nonna dal cassetto dei ricordi signor naz.. generale dell'IDF?"

"No"

 Hanno sparato in faccia ad una giornalista palestinese (e statunitense). I report iniziali dell'esercito davano la colpa ai palestinesi che, bontà loro, non appagati dagli abbondanti proiettili israeliani, si sparano pure da soli.


Palestinian terrorists, firing indiscriminately, are likely to have hit Al-Jazeera journalist Shireen Abu Aqla pic.twitter.com/nXNbVJrnkC— Israel Foreign Ministry (@IsraelMFA) May 11, 2022

Terroristi palestinesi, sparando indiscriminatamente, hanno probabilmente colpito la giornalista di Al Jazeera Shireen Abu Aqla.

Il ministro degli esteri israeliano già sa bene cosa è successo. Non ci sono dubbi, terroristi palestinesi.


Peccato che dell'evento ci siano video e testimoni e le scuse accampate dall'esercito abbiano retto pochissimo (inizialmente avevano tirato fuori un video dove si vede qualcuno con il passamontagna sparare in una zona diversa da quella dove è avvenuto l'omicidio) peccato che appunto i posti non combaciano e alla fine persino l'esercito ha dovuto a malincuore ammettere che magari la giornalista era stata colpita dal un "proiettile vagante" sparato da un loro cecchino.

Un proiettile vagante che l'ha colpita precisamente in faccia mentre indossava elmetto e veste antiproiettile. Questi proiettili vaganti  li fanno proprio precisi, di questi tempi. Se non fosse che in Palestina sono morti per  mano dell'esercito Israeliano almeno diciannove giornalisti (ed è la stima più bassa, il ministero dell'informazione palestinese ne dichiara più di cinquanta) uno sarebbe quasi tentato di crederci.


Sapete cosa ha detto Ran Kochav il portavoce dell'esercito israeliano descrivendo gli eventi?


 “filming and working for a media outlet amidst armed Palestinians. They’re armed with cameras, if you’ll permit me to say so.”


"Stavano filmando per conto di una compagnia in mezzo a palestinesi armati. Erano armati di telecamere, se mi è permesso dirlo"

 
E se questo non vi fa drizzare le orecchie, se il fatto che questo sia il portavoce dell'esercito non vi fa sorgere il sospetto che i giornalisti siano colpiti in maniera sistematica e volontaria perché rischiano di rovinare la patina della "più grande democrazia del medio oriente (TM) allora siete irrimediabilmente persi. Perché questo è quello che si raccontano nell'esercito "eh, ai giornalisti puoi sparare, non dobbiamo considerarli civili, sono armati di telecamere".

Sono armati di telecamere, noi ci stiamo solo difendendo.

Se stanno in mezzo ai terroristi allora se la sono cercata.

 

E se pensate che questo sia il punto di vista solo dei militari, questo è il commento più votato su r/israel, da quella che dovrebbe essere la parte più colta della cultura del paese.

"This isn't gonna look good, she's really respected throughout the Arab world. Been covering the conflict for a long time. What's frustrating about these situations is how long the IDF takes to issue a statement and/or evidence. And by the time they do every mass media outlet has already blamed it on Israeli fire"


"Questo non suonerà bene, era molto rispettata nel mondo arabo. Copriva il conflitto da molto tempo. La cosa frustrante di queste situazione è  il tempo che l'esercito si prende per commentare o portare prove. E quando lo fanno oramai i mass media hanno già dato la colpa al fuoco israeliano."


Ci porterà della pubblicità negativa, come faremo con le pubbliche relazioni? Non è un problema l'azione il se, ma il modo in cui appare.


E questi sono quelli colti. Perché se leggete sotto un qualsiasi giornale israeliano (nota, provate a leggere quelli in ebraico, usando Gtranslate, vi VERRANNO I BRIVIDI per le cose che vengono dette) i commenti variano da "è un errore di propaganda" a "dobbiamo ammazzarli tutti, i bambini per primi" e non li riporto perché mi fa troppo schifo persino copiarli ed incollarli.


A questo punto credevo di aver raggiunto il limite dello schifo nei confronti dell'umanità. Ma poi l'unico stato democratico del medioriente (TM) mi ha cortesemente dimostrato che mi sbagliavo. Hanno attaccato il funerale. Che magari oh, quella si risvegliava e chi ha voglia di combattere un'armata di risvegliati? Già ci è successo con Gesù, figuriamoci se vogliamo ripetere l'esperienza.




Hanno attaccato il funerale perché c'erano bandiere palestinesi e sono illegali in tutti i territori occupati. Ah, in teoria non è più illegale (salvo casi in cui rappresenti un rischio per l'ordine pubblico) dopo la firma degli accordi di Oslo, sicuramente un funerale è un rischio per l'ordine pubblico.

Se guardate questo video  e non provate disgusto profondissimo, siete persi, di voi non è rimasto più niente. Se cercate scuse per un'azione del genere e non capite come sia esattamente la stessa cosa della Russia che ammazza giornalisti col polonio o l'Arabia Saudita che fa a pezzi giornalisti nella sua ambasciata, allora siete persi.

Se vi addolorano le vittime del massacro in Ucraina, vittime meritevoli di compassione, ma cercate ragioni per cui sparare in faccia ad una giornalista è giustificabile, non siete meglio dei russi che denazificano l'ucraina. Non siete meglio dei sauditi che lapidano gli omosessuali.

 Siete persone di merda. Fateci i conti prima o poi.

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