giovedì 27 gennaio 2011

La colazione dei campioni

Ogni giorno in africa milioni di bambini muoiono di fame.

Potremmo fare qualcosa?

Forse si, ma tanto non lo facciamo, quindi la risposta è vaffanculo No.

E io ho scoperto di chi è la colpa del nostro nonfareuncazzo! E ora mi appresto a svelarvelo.
La colpa è delle multinazionali, ovviamente, ma in particolare di due,
la massoneria dei cibi merdosi e quella delle mamme ansiose.

Quante volte avrete sentito frasi simili:

“Carletto, mangia I tuoi CAVOLI RANCIDI!
Cos'è non ti piacciono I CAVOLI RANCIDI?

“Mi fanno cagare pinguini mamma”

OPPURE:

“Maria, guarda che prelibatezza ti ho preparato! Sformato di fegato di merluzzo con contorno di palle di muflone affumicate!”

“Mamma...”

Cos'è Maria, non ti piacciono I COGLIONI DI MONTONE!? Sono il piatto preferito della nonna!

“Mi fanno vomitare piccioni morti mamma.!”

La risposta della mamma sarà sempre la stessa, ineluttabile:

“In africa TANTI bambini  pagherebbero per avere quello che stai buttando tu!”

(Ma se possono pagare per questa merda, chi gli impedisce di farsi una pizza, stupidi morti di fame?)

Con la variante della mia, che suonava cosí:

“In africa ti manderei, a te,piccolo bastardo! e poi vedi che ti penti di non aver mangiato questo buonissimo arrosto di pietre arenarie!”

E nessuno, dico nessuno ha mai cercato di dimostrare questa cosa dei negretti africani in maniera scientifica. Tutti la prendono come oro colato.

Nessuno ha mai chiesto ai bambini africani cosa ne pensano loro, dei cavoli fritti.

“Ciao piccolo bambino africano del cazzo, ti piacciono I cavoli arrosto?”

“Guarda, preferei morire di fame”

E guardacaso mantengono la parola! cosa che è un importante prova fattuale.

Un altro vile trucco che ha rovinato l'infanzia di milioni di noi, (uso il noi per sottolineare che siamo una minoranza oppressa, come gli ebrei ad Auschwitz)

“Ai miei tempi non si mangiava mica cosí bene”

Cosa che sottointende che sei tu il piccolo figlio di puttana viziato, ovviamente.

Ma allora cosa mangiavano esattamente le nostre mamme, ai loro tempi?

La scena la immagino cosí:
Casetta di legno marcia, con acqua che cade dal tetto, una bambina denutrita e pallida sta spazzando per terra. Quella è tua madre.
La porta si spalanca facendo entrare un turbine di neve ed un altra figura femminile, anche lei anoressica e pallida, e pure vecchia.

Tua nonna.

La vecchia poggia sul tavolino un piccolo fagotto, allungandolo verso la bambina. Facendoli cenno di mangiarlo pure tutto da sola, che non c'è n'è abbastanza per entrambe.
“Oh grazie! Chissà Cosa si mangia oggi !” Fa tua mamma, tutta contenta, mentre strappa via la carta del piccolo fagottino.

Pane e merda figlia mia!” dice la nonna

“Mamma.....”

COS'È NON TI PIACE IL PANE E MERDA!?”

“Mi fa schifo al cazzo”

“Ci sono bambini in africa....”

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