venerdì 4 marzo 2016

L'etica dei delfini



Molti di voi si chiederanno, ma cosa diavolo ci fanno in un solo titolo delfini ed etica? Quei bastardi sono noti per organizzare stupri di gruppo!

Come tutti i miei lettori sanno molto bene, non sono mai stato particolarmente tenero con i vegatariani e affini, spesso ho avuto da discutere con derive estremiste dell'ideologia vegan, difendendo la ricerca scientifica contro tutti quelli che discutevano l'utilità e la necessità della sperimentazione animale.

Ma questo blog si chiama, in fondo, ambiente, arte e balordaggine, segno che in qualche modo l'ambiente e la sua protezione mi sono sempre state molto a cuore. E parlando di ambiente, una grossa parte di quello che compone la cosiddetta biosfera, tralasciando noi, è composta da animali. Animali di cui conosciamo molto poco, interpretandone i comportamenti in maniera naive, dando per scontato che qualsiasi cosa facciano loro sia guidata da istinti e pulsioni completamente genetiche e quindi, quello che fa un delfino sia poco lontano da quello che fa un moscerino della frutta.

Anche solo guardando alle persone che conosco, spesso mi trovo a rivalutare la funzione del moscerino della frutta all'interno dell'ecosistema. Dovessi riassumere quello che fanno gli esseri umani nella loro vita direi che:
Nasciamo
Ci accoppiamo

 Ci accoppiamo ( di botte)
crepiamo

In mezzo a queste attività dovremmo trovare la particolarità che ci rende assolutamente superiori a qualsiasi specie sul pianeta terra.

Usiamo oggetti. Esistono altre specie animali che lo fanno, pensate ai polpi, sono capaci di aprire bottiglie, molti molluschi utilizzano pietre e altri oggetti per costruirsi una "casa" e come ci poniamo noi di fronte a questa cosa? In generale, li friggiamo.

Curiamo la nostra prole. Vero. Ma anche gli elefanti lo fanno,  le strutture familiari degli elefanti sono paragonabili a quelle dei calabresi e dei puglesi, eppure a pugliesi e calabresi non estraiamo i denti per costruire collanine da rivendere nei mercatini del napoletano.

Creiamo arte: E qui stiamo parlando di qualcosa che è molto vicino al sacro, già il fatto che l'arte venga "creata" e non: "costruita" ci dà una chiara indicazione di quello di cui parliamo. Esistono specie animali che possiedono capacità artistiche? Sono molte le storie che riguardano scimpanzé e delfini che creano "quadri" (per non parlare dei soliti elefanti). Eppure, anche tenendo in considerazione che la nostra idea di arte (considerata come capacità di rappresentare qualcosa utilizzando qualcos'altro) è molto diversa dalla "loro" se non altro perché mancano di pollice opponibile e possiedono una struttura fisica differente, diventa difficile negare che possiedano delle doti artistiche.

Vi voglio raccontare una storia a riguardo, l'ho letta su questo libro, "Beyond words", l'autrice Carla Safina è un' etologa e racconta di questo piccolo delfino, di nome Dolly, che, osservando il proprio "addestratore" fumare sulla finestrella dell'acquario (avete presente quegli acquari in cui siete immersi?), torna dalla madre, fa una poppata, quindi torna dall'addestratore e simula, usando il latte, una bella fumata. Il delfino, nella sua infinita saggezza non fumerebbe mai una sigaretta, eppure ha trovato un modo per simulare il gesto di "fumare" e lo ha comunicato al suo addestratore.

Sorprendente, eh? 

Per essere più chiari, immagino che la maggior parte di noi la pensi circa in questo modo, per quanto riguarda l'intelligenza.


http://waitbutwhy.com/2015/01/artificial-intelligence-revolution-1.html
Grazie a WaitButWhy per l'immagine.




Mentre io penso che, francamente, la distribuzione dell'intelligenza sia molto più simile a questa:
















E quello che voglio dire in particolare è che non considero gli esseri umani più stupidi degli altri animali (a parte, chiaramente, i gatti) ma che lo spazio che ci separa dai nostri progenitori più prossimi sia molto inferiore a quello che ci piacerebbe. L'intelligenza è una caratteristica che si è evoluta nei miliardi di anni in cui la vita ha brulicato sulla superficie del nostro pianeta. La maggior parte dei comportamenti ha dei progenitori molto prossimi.

Eppure sono convinto che anche quelli che non sono d'accordo con me, non mangerebbero mai un bambino (a parte i marxisti leninisti) ma si riempirebbero tranquillamente la pancia con un arrosto di balena. O di maiale. Sapevate che i maiali possono avere orgasmi che durano quaranta minuti? Quando l'ho saputo l'invidia è stata tanta che ho dovuto aprire una confezione famiglia di Bacon. Non sei più così contento, eh maiale?

E parlando di etica e morale, che supponiamo siano le cose che ci differenziano profondamente dagli animali, tralasciando il fatto che il 99,9% di noi non saprebbe distinguere le due cose (e al restante 0,1% non frega un cazzo della distinzione). Immaginatevi che domattina un robot colossale arrivato da un altro pianeta atterri di fronte a casa vostra, ammazzi vostra nonna con una bastonata, decapiti i vostri figli con un' alabarda spaziale, quindi prenda voi e vostra moglie e vi rinchiuda in una casa chiusa ermeticamente con una flebo per alimentarvi direttamente nello stomaco. Ovviamente non lo considerereste un comportamento etico, giusto?

E immaginatevi di discutere con questa versione stronza di Mazinga.


Voi: "Ehi, ferrovecchio! Hai ucciso mia nonna, dilaniato i miei figli, e mi tieni incatenato in una casa con una flebo che mi spara Joylent direttamente nello stomaco, non t'importa proprio niente della mia sofferenza?!"


Mazinga S: " No"

Voi: "E perché lo fai, oh stronzissimo rottame? Ne hai bisogno per sopravvivere? "


Mazinga S: " No, potrei sopravvivere ugualmente, ma così mi diverto di più"
Che poi è la motivazione che do io quando spiego che il bacon è una parte essenziale della mia dieta, e che mai e poi mai potrebbe essere sostituita da soli carboidrati e integratori.

Ora, per amor di discussione, facciamo finta che mazinga sia incredibilmente intelligente, accettereste il suo comportamento come eticamente accettabile? La risposta è sicuramente No. Eppure una presunta maggiore capacità intellettuale, un maggiore merito è la scusa socialmente accettata per tutte le disuguaglianze che fronteggiamo quotidianamente. I poveri sono poveri perché non hanno studiato abbastanza, non hanno imparato le necessarie skill lavorative, non hanno trovato la loro nicchia, quindi è corretto, è giusto che vengano marginalizzati. Pensate ai barboni, quelli che ai lati delle strade tengono cartelli con su scritte robe tipo: "ho fame, ho bisogno di mangiare" quanto ci interessa che siano dei coaguli di malattie mentali e fisiche da fare invidia a un cane randagio. E i rifugiati economici che arrivano da ogni parte del mondo? Basta andare in una qualunque sede della lega Nord per vedere come l'etica applicata a queste persone sia ben poco distante rispetto a quella del nostro distruttore interspaziale.

Sono solo dei negri puzzolenti, sarebbero dovuti rimanere a casa loro, a combattere contro il regime, se proprio volevano la libertà.

Salvo poi incensare i nostri ricercatori scappati all'estero perché non volevano morire di fame in patria.
Non sto dicendo che tutti quanti la vedano in questo modo, personalmente mi disgusta una visione simile della società, ma potete in tutta onestà dire che non è un modo di pensare oscenamente diffuso?

E facciamo un ulteriore passo avanti. Immaginatevi che le macchine intelligenti non arrivino da Vega, ma vengano invece create da noi. Potreste far parte di quella percentuale di persone che ritiene impossibile che una macchina possa raggiungere la coscienza, e su questo dissentiremmo, ma sempre per amor di discussione, seguitemi per questa strada.

La strategia più utilizzata nella ricerca e nell'evoluzione dell'Ai (intelligenza artificiale) è il cosiddetto deep learning, in pratica si espone una rete neurale a degli stimoli, immagini, suoni, fino a quando questa rete neurale non è capace di distinguere autonomamente quello che è il risultato che volevate ottenere.  Lo usate ogni giorno, pensate a Google! Una parte dell'algoritmo di ricerca si chiama RankBrain  e risponde alle vostre "ricerche" in maniera praticamente autonoma, Ibm ha inventato un sistema di deep learning chiamato Watson,  capace di preparare ricette, valutare possibili terapie mediche, analizzare dati destrutturati di qualsiasi tipo, ricercare patterns, trovare risposte dove noi vedremmo solo domande.

E la cosa che i due sistemi (e i tanti altri che stanno venendo sviluppati) è che non esiste un modo di prevedere in maniera affidabile quale sarà la "risposta" alla "domanda" che gli viene fatto. In maniera molto simile al modo in cui, puoi educare un bambino offrendogli tutti i migliori strumenti, offrendogli tutto il supporto possibile, ma non potrai mai essere sicuro che a vent'anni questo non inizi a drogarsi e scappi con la vicina di casa peruviana.

Sono anche convinto che, dato un tempo sufficientemente lungo, le macchine raggiungeranno e sorpasseranno le nostre capacità cognitive, a quel punto dobbiamo solo sperare di averle "educate" bene, perché non vorrete mica che il vostro pc decida che siete una minaccia alla sua sopravvivenza e attivi il frullatore laser dirigendolo verso il vostro molliccio ventre a base carbonio.

Ma per evitare una situazione simile, avremo bisogno di concetti nuovi, sopratutto avremo bisogno di una nuova etica. Possibilmente una che non includa fra le cose accettabili, di uccidere un'altro essere senziente solo perché, in fondo, possiamo farlo senza che ci succeda niente di male.
E se credete che una capra sia così diversa da un essere umano, provate a guardare un video di Donald Trump.



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