giovedì 16 agosto 2018

Italiani popolo di Ct immunologi e ingegnieri edili




L'Italia sta cadendo a pezzi e la cosa di cui si discuteva fino a ieri sono stati i venditori di cocco in spiaggia e la pioggia a ferragosto. Poi crolla un ponte e improvvisamente, ecco che l'attenzione di tutti viene catapultata verso le infrastrutture.

Da oggi, siamo tutti esperti di ingegneria dei materiali. Tutti, nessuno escluso, ieri pomeriggio erano a conoscenza dei problemi che piagavano il ponte Morandi, tutti sapevano, tutti avrebbero previsto, tutti.

Io no. Io non sapevo un cazzo di niente e ancora adesso, non so cosa diavolo sia successo né perché un ponte sia crollato. Ma a quanto pare, tutti gli altri, lo sapevano. Questo è strano, perché se io avessi avuto una certezza di questo tipo, sarei andato di fronte all'autostrada e avrei bloccato il traffico, inchiodando in mezzo al traffico e strillando come una scimmia se necessario.

Questo mi porta a pensare che in fondo, nessuno sapeva davvero cosa sarebbe successo, o magari, sapeva che qualcosa sarebbe successo, ma non sapeva quando e questa è la cosa più probabile.

Perché non credo che ci siano degli individui tanto mostruosi da lasciare che un'autostrada crolli solo per fare qualche soldo in più.

Per dire sarebbe come se un azienda che vende latte in polvere cercasse di impedire alle neo-mamme di allattare i loro bambini direttamente alla fonte, privandoli del piacere di succhiare una tetta. Magari andando contro le raccomandazioni dell'organizzazione mondiale per la sanità. Impossibile.

O come se un azienda che vende petrolio negasse l'impatto della Co2 sul global warming anche dopo averne verificato, tramite i propri scienziati, la veridicità della minaccia.

O ancora, sarebbe come se un macellaio prendesse dei vecchi tranci di carne marcilenti, li tritasse con un 70% di carne fresca e poi vendesse tutto come "chianina di prima scelta". Poi, dopo aver visto che nessuno si lamentava, rimescolasse il tutto con altri tranci di carne putrida, senza mai cambiare l'etichetta. Fino a quando i suoi clienti hanno iniziato a morire come mosche.

Impossibile, conosco gli esseri umani, non lo farebbero mai. E soprattutto quando si parla di tragedie di queste dimensioni, non è possibile che una compagnia etica come Autostrade Spa avesse capito che il ponte era a rischio crollo e non facesse niente. Perché se lo avesse saputo avrebbe fatto qualcosa! Mica sono scemi, adesso gli toccherà difendersi dall'accusa di disastro colposo, con possibilità di multe faraoniche.

No, nessuna compagnia lo farebbe mai. Non volontariamente almeno.

Il problema è che negli anni si è dimenticata completamente l'importanza della visione a lungo termine delle cose, privilegiando l'oggi, l'immediato, la trimestrale, dimenticandosi dei risultati a lungo termine delle proprie azioni. Quelli vengono dopo. Subito dopo il crollo, la prima cosa che ho sentito è stata: "Il crollo è avvenuto perché un fulmine ha colpito il ponte!". Questa cosa mi ha fatto riflettere un po', non sulla possibilità che sia realistica eh, un ponte non crolla certo per un fulmine, altrimenti ne dovrebbero crollare a decine, ogni giorno, ma sul sottostante processo psicologico.

Un fulmine ha colpito il ponte ---- Il ponte è crollato ------ Il fulmine ha fatto crollare il ponte.

Un gatto nero ha attraversato la strada ---- Il nonno ha avuto un infarto --- Il gatto nero ha provocato l'infarto del nonno 

Che è un processo mentale che non si sarebbe attivato in altre circostanze, per esempio:

Un camion verde stava attraversando il ponte --- Il ponte è crollato --- I camion verdi fanno crollare i ponti.
Non sarebbe successo perché tutti capiamo che il colore di un camion non può essere responsabile per il crollo di un ponte. Possiamo anche non capire come funzionano i colori, come viene riflessa la lunghezza d'onda, ma capiamo che non modifica la materia in quel modo.

Eppure ci viene più facile vedere il singolo evento come il "responsabile" di un altro evento, invece che un processo. E così spesso i "malati mentali" lo sono diventati perché qualcuno gli ha messo un acido nella birra, la ragazza ti ha lasciato perché "non rifacevi mai il letto" (E non perché la tradivi, per esempio) e l'autismo di mio figlio è colpa dei vaccini che ci costringono a fare.

Un colpevole, in fretta, troviamo un colpevole. Se non troviamo subito un colpevole potremmo dover concludere che è colpa nostra, almeno in parte, questo è inaccettabile, nella terra dei paraculi.

E a pensarci bene, non ci si poteva fare proprio niente, era imprevedibile. Anche quelli che avevano in gestione quel tratto lo dicono :


In relazione al crollo di parte del viadotto Polcevera sull’A10, Autostrade per l’Italia comunica che sulla struttura - risalente agli anni ‘60 - erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto e che, come da progetto, era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione. 
I lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova. 
Le cause del crollo saranno oggetto di approfondita analisi non appena sarà possibile accedere in sicurezza ai luoghi. 

Cazzi vostri che l'avete affidata a noi fino al 2042 verrebbe da aggiungere.
Atlantia, la Spa che controlla Autostrade Spa, ha perso un sacco di soldi in un paio di giorni, sono prontissimi a dare la colpa a chiunque, pur di non prendersi la responsabilità di un tratto autostradale che avevano in concessione.

Questo però non significa che possiamo dimenticarci dello stato di diritto e montare le ghigliottine in piazza, cazzo. Non posso aprire facebook e leggere una fiumana di gente che sbraita contro Benetton, perché queste faccende cadranno nel dimenticatoio nel momento stesso in cui la gente avrà smesso di sbraitare. Ed è a questo che serve l'educazione. L'educazione serve a comprendere la realtà che vi circonda e ad agire di conseguenza. Se Autostrade Spa è responsabile di questo disastro, cosa che non è assolutamente da escludere, c'è bisogno di gente che capisca quello che succede e, nel tempo, faccia pressione perché l'inchiesta venga seguita e non sia inquinata da colossali interessi economici.
Perché pochi se lo ricordano, ma dopo le ghigliottine in piazza, arrivano Napoleone ( i francesi erano più bravi con queste cose, noi possiamo aspettarci al massimo Brancaleone) ed infine la restaurazione. 

La divisione dei poteri, l'abbiamo per una ragione, evitare che qualcuno possa decidere tutto da solo, perché non ne ha il diritto e non ne avrà il potere. E non possiamo deciderlo sommariamente, dobbiamo provarlo.

"Eh! Ma tanto hanno un fiume di avvocati, quelli. Passeranno dieci anni e tutto finirà in prescrizione. E magari trasportano tutti i soldi da qualche parte e rimaniamo con un palmo di naso!"
Che è un giusto problema. In quel caso va modificata la legge, non piegata e asservita al proprio interesse, quando più ci piace. Perché la legge potrebbe essere piegata e asservita contro di voi.

Pensateci quando inneggiate ad un colpo di mano di Salvini&Co, la prossima volta.

Kurdt

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