giovedì 27 gennaio 2011

La colazione dei campioni

Ogni giorno in africa milioni di bambini muoiono di fame.

Potremmo fare qualcosa?

Forse si, ma tanto non lo facciamo, quindi la risposta è vaffanculo No.

E io ho scoperto di chi è la colpa del nostro nonfareuncazzo! E ora mi appresto a svelarvelo.
La colpa è delle multinazionali, ovviamente, ma in particolare di due,
la massoneria dei cibi merdosi e quella delle mamme ansiose.

Quante volte avrete sentito frasi simili:

“Carletto, mangia I tuoi CAVOLI RANCIDI!
Cos'è non ti piacciono I CAVOLI RANCIDI?

“Mi fanno cagare pinguini mamma”

OPPURE:

“Maria, guarda che prelibatezza ti ho preparato! Sformato di fegato di merluzzo con contorno di palle di muflone affumicate!”

“Mamma...”

Cos'è Maria, non ti piacciono I COGLIONI DI MONTONE!? Sono il piatto preferito della nonna!

“Mi fanno vomitare piccioni morti mamma.!”

La risposta della mamma sarà sempre la stessa, ineluttabile:

“In africa TANTI bambini  pagherebbero per avere quello che stai buttando tu!”

(Ma se possono pagare per questa merda, chi gli impedisce di farsi una pizza, stupidi morti di fame?)

Con la variante della mia, che suonava cosí:

“In africa ti manderei, a te,piccolo bastardo! e poi vedi che ti penti di non aver mangiato questo buonissimo arrosto di pietre arenarie!”

E nessuno, dico nessuno ha mai cercato di dimostrare questa cosa dei negretti africani in maniera scientifica. Tutti la prendono come oro colato.

Nessuno ha mai chiesto ai bambini africani cosa ne pensano loro, dei cavoli fritti.

“Ciao piccolo bambino africano del cazzo, ti piacciono I cavoli arrosto?”

“Guarda, preferei morire di fame”

E guardacaso mantengono la parola! cosa che è un importante prova fattuale.

Un altro vile trucco che ha rovinato l'infanzia di milioni di noi, (uso il noi per sottolineare che siamo una minoranza oppressa, come gli ebrei ad Auschwitz)

“Ai miei tempi non si mangiava mica cosí bene”

Cosa che sottointende che sei tu il piccolo figlio di puttana viziato, ovviamente.

Ma allora cosa mangiavano esattamente le nostre mamme, ai loro tempi?

La scena la immagino cosí:
Casetta di legno marcia, con acqua che cade dal tetto, una bambina denutrita e pallida sta spazzando per terra. Quella è tua madre.
La porta si spalanca facendo entrare un turbine di neve ed un altra figura femminile, anche lei anoressica e pallida, e pure vecchia.

Tua nonna.

La vecchia poggia sul tavolino un piccolo fagotto, allungandolo verso la bambina. Facendoli cenno di mangiarlo pure tutto da sola, che non c'è n'è abbastanza per entrambe.
“Oh grazie! Chissà Cosa si mangia oggi !” Fa tua mamma, tutta contenta, mentre strappa via la carta del piccolo fagottino.

Pane e merda figlia mia!” dice la nonna

“Mamma.....”

COS'È NON TI PIACE IL PANE E MERDA!?”

“Mi fa schifo al cazzo”

“Ci sono bambini in africa....”

giovedì 20 gennaio 2011

Droghe che passione!

                                DROGHE

                        Una storia infinita

Droghe e umanità sono andate di pari passo per millenni, l'uso (ed abuso) del vino è riportato per la prima volta nell'antico testamento, genesi, nel quale troviamo un Noè ubriaco .

Successivamente nella cultura classica araba sono numerosi I riferimenti all hashish ed I suoi derivati, riportati poi da Baudelaire nel suo splendido “Trattato” I paradisi artificiali”, De Quincey precedentemente aveva stupito il mondo con le sue “confessioni di un mangiatore d'oppio” nel quale raccontava la lotta tra l'uomo e la fiacchezza indotta dall' oppio, con la seconda nettamente vincitrice.

Le tribù del Marañon hanno da sempre usato sostanze psicotrope come lo Yagè durante I loro riti di passaggio(1), e il Tabacco veniva ( e viene ancora) utilizzato in tutto il mondo per modificare lo stato di coscienza.

L'Amanita Muscaria veniva utilizzata ingerendone l'estratto da alcune tribú Siberiane, che, visto che il componente attivo del fungo, chiamato con poca fantasia Muscimolo, veniva espulso con l'urina, bevevano quella di chi aveva assunto il fungo.

La cosa interessante è che la sostanza rimaneva efficace fino a sei passaggi senza perdere il suo potere psicotropo.

Prima del mangiatore d'oppio, I bevitori di piscio.

Arriviamo ora ai tempi moderni, quando assistiamo prima alla sintetizzazione della Cocaina, che viene
esaltata dal famoso trattato “Coca e Cocaina” di Sigmund Freud.
Il fondatore della psicanalisi si era fatto cosí affascinare dalla sostanza dal ritenerla, almeno un principio, una possibile cura di svariate psicopatologie.

Piú tardi abbiamo capito che ne sia invece la più grande sponsor.

A cavallo tra ottocento e novecento L'assenzio, chiamato: “La fata verde” (Fée Verte, in francese) , viene assiduamente consumato nei salotti buoni francesi, Rimbaud e Verlaine ne sono grandi estimatori , sempre fra I francesi, A.Artaud scriverà una delle poesie piú belle proprio sotto l'effetto della fata.

“Pendolo”

Non sono un mietitore, checché se ne dica.

Accomodo sulle mie ginocchia la luna, mia promessa

E l’ora del pastore risuona in qualche angolo

Dietro il paravento dipinto della collina,

Sotto le palme verdeggianti del cielo deserto. Sono incline

A pensare che è senza dubbio per dosare meglio

la lenta instillazione del vino annerito del dubbio

In sentieri infiniti di cieli incrociati

Che nell’acqua del silenzio questa pietra è gettata,

Questa pietra sonora nell’attesa e nel dubbio.




Sempre nel novecento la Bayer sintetizza l'Eroina,  derivata dell'oppio (per quanto sia prodotta dalla morfina, che a sua volta venne sintetizzata all'inizio del 1800 da un medico tedesco).
La morfina sconvolge positivamente il mondo dell'anestesia post 1804, permettendo operazioni di durata piú lunga ed aumentando la trattabilitá del dolore in tutte le sue forme.

L'eroina, invece veniva consigliata come rimedio per la tosse, pensa un pò.
Come rimedio per la tosse e altro ebbe un successo strepitoso, diventando il farmaco più venduto dell'epoca.

Entrambe le sostanze, Morfina ed Eroina creano una fortissima dipendenza, ed invece che curare la “mania” dell' oppio(3), crearono un nuovo esercito di tossicomani, che versarono il loro obolo al farmacista, fino a quando non vennero rese illegali, in tutto il mondo.

Nella seconda metá del 1900 Hoffmann sintetizza una sostanza, l'Lsd, dietilamide dell'acido lisergico dextro lysergyc acid diethylamyde tartrate 25, per gli amici, mentre cercava una cura per il mal di testa,.
Paradossalmente anche questa scoperta, come quella della penicillina, avviene tramite un fungo, in questo caso della Segale cornuta.

Anche lui ne scopre per caso le proprietà allucinogene, respirandone I vapori e, beh, , il dott. Hoffman come ogni buon scenziato provò la sua sostanza direttamente, ingerendone una quantità che supponeva “minimale”; sottovalutando la potenza della sua creatura.*(1)

Entrambe le scoperte avranno potenti ripercussioni sul mondo.

L'lsd viene pubblicizzato potentemente dai fondatori ed ispiratori della Beat generation, Thimoty Leary, Ferlinghetti,A.Ginsberg e ovviamente l'autore di “On the road” Jack Kerouac.
Gente che considerava se stessa come “sperimentatori di stati alterati di coscienza”.

Gli stessi che consideravano il povero Burroghs uno stronzo drogato.

Uno stronzo drogato che li seppelli quasi tutti.

Guardacaso poi, erano tutti froci, drogati, e comunisti!

La leggenda narra che Kerouac scrisse “On the road” su un gigantesco foglio da ciclostilo sotto effetto di eccitanti, riuscendo a terminarlo in sole tre settimane .

L'lsd in ogni caso brucerà il cervello di un intera generazione, che continua a fare danni ancora adesso, propagandando idee del cazzo, chiameremo questa generazione GDCDCF *, ovvero :

GENERAZIONE DI COGLIONI CON IL CERVELLO FOTTUTO.

Non si può descrivere in altro modo una generazione trovatasi nel punto piú ricco e fecondo del 900, incapace di fare una VERA rivoluzione, limitandosi a stronzate di facciata come I figli dei fiori, diventati in Italia, dove copiamo tutte le troiate ammeriggane, gli indiani metropolitani, una comune composta per la maggior parte da fessi, e con qualche rara eccezione, da coglioni.

Il sessantotto non ha cambiato un cazzo di niente, vi ha lasciato un sacco di immagini divertenti da utilizzare come salvaschermo, ma puó essere ridotto ad un movimento di scoppiati senza cervello, che credeva che scoparsi una rimbambita suonando un sitar avrebbe distrutto I cattivi.

Ovviamente per essere cattivo devi anche essere tosto, ed I cattivi hanno preso il sitar, infilandolo su per il culo del nostro sessantottino caprone.

Tornando alle cose, serie, si diceva la droga.


Le amfetamine, droghe sintetiche utilizzate molto spesso per aumentare l'efficienza dei soldati in battaglia e per ridurre la necessità naturale del sonno, (generalmente con effetti disastrosi, aggiungo io), tornano alla ribalta durante gli anni novanta, con la riscoperta della Speed e sopratutto dell' Mdma, comunemente chiamata Ecstasy, nome scentifico metilenediossimetamfetamina , droga che insieme alla miriade di particelle “sorelle” sintetizzate solo per sfuggire alla legge, trascinerà il fenomeno dei Rave party, fungendo da catalizzatore empatico per un intera generazione di Ravers.

Riconosco di aver tralasciato moltissime droghe in questo mio provvisorio elenco temporale, tra le quali anche alcune piuttosto note, come ad esempio la Ketamina, chiamato volgarmente special k,o tutte le droghe inalanti come colle e popper, diffusissimi nei paesi poveri, o il peyote con la sua molecola attiva , la mescalina, ottimamente analizzata dal testo ·Le porte della percezione£, di Aldous Huxley.

La mia non voleva in ogni caso essere una trattazione esaustiva di tutte le droghe, cosa per la quale potete tranquillamente rivolgervi ad un qualunque trattato di tossicologia, ma piú semplicemente una piccola microinfarinatura di quelle che sono le droghe più importanti e presenti sul mercato.

                                               MUSICA STONATA

La musica ha un pesante debito nei confronti della droga, mantentendoci per comodità nel novecento, Il jazz paga pegno a Cocaina e alla marijuana, spesso utilizzate per aumentare la fantasia dI Boppers del calibro L.Armstrong, “bird” C.Parker, Dizzie gillespie e gesù cristaccio.
Elvis era notoriamente tossico di burro d'arachidi.
Il rock non sarebbe stato lo stesso senza I suoi drogatissimi martiri, da Jimi Hendrix a Jhon lennon, passando per syd Barrett e continuando fino a sid Vicious e Kurt Cobain, accarezzando quella budellona di Janis Joplin.

Molti di loro sono diventati figure mitologiche, morendo per motivi legati alla droga, se non direttamente per overdose, o diventando totalmente stupidi, nel caso di Barrett, ad esempio.

Piccola lista dei cadaveri.


Jimi Hendrix
Sid Vicious
Janis Joplin
John Bonham,
Bon Scott
Keith Moon
Brian Jones

E tanti altri...

E francamente, sarebbe difficile citare una band di cui nessun componente abbia fatto abuso di stupefacenti,.

                              ANCHE IO MI DROGO!/AVO

La mia esperienza personale invece può essere storicizzata così.

10 anni, incontro il Cynar, ed è subito amore, lo bevo di nascosto, utilizzando il tappo come bicchiere.
15 Anni: inizio a fumare Hashish; le ripercussioni di questa scelta saranno profonde.
16 Anni : Il tabacco entra prepotentemente nella mia vita, ci rimarrà 12 anni.
Durante l'estate prima ingestione di lsd a Londra, in quantitá doppie della dose “pesante”.
Anche la Coca ha una fugace apparizione.
17 anni, continuano gli esperimenti, fumo tutto il fumabile, perfino L'aulin, la camomilla, e I filetti appiccicosi della banana.
19- La caduta: Provo Mdma, Pcb, Ketamina, piú Tutti gli inalabili, che non apprezzo granchè.
20- Scopro un sito chiamato Azarius, all'epoca spedivano I funghetti allucinogeni per posta, direttamente dall'Olanda, e incredibile a dirsi, arrivavano, era Il mio primo anno d'universitá, lo psylocibe Cubensis e gli Hawaian woodrose influenzeranno decisamente la mia visione poetica, che passerá dal periodo romantico a quello psichedelico.
Da Azarius fecero la loro comparsa altri stupefacenti “particolari” uno era la salvia Divinorum, che compro nell' estratto 20x,( e posso assicurarvi che non c'è niente di piú potente, e dalla durata piú breve.)

Comprai anche un'altra cosa, che all'epoca era legale, e si chiamava Efedrina. Comprai 200 capsule.

Ogni capsula aveva l'effetto di una decina di caffè, le prendevo a tre a tre.
Frequentavo da libero battitore*, I rave organizzati a Pisa e circondario dall' MdMa.

Ogni sera annaffiavo il tutto con una decina di birre.
Ai ventuno ero uno straccio, sul serio, avreste dovuto vedermi, ero cosi`, all'incirca.

Finii dentro due volte, quell'inverno, e altre due in ospedale, sempre amichevolmente accompagnato dalla polizia.

Decisi di darci un taglio, ed effettivamente smisi con tutto, basta viaggi per la spesa, basta con qualsiasi tipo di droga, basta anche con le sigarette, da un giorno all'altro ero pulito, ed ero tornato a casa.

“Psicosi” è il termine che esprime meglio di qualsiasi altro la condizione in cui mi trovavo, con il cervello che presentava il conto dei bagordi, e il corpo che lo seguiva a ruota, esausto.

La prima settimana NON DORMII, dopo il terzo giorno iniziai a vedere figure nelle ombre notturne, figure che volevano evidentemente uccidermi, e le vocine nel cervello poi! che dicevano:

AHHHHHRRRRRHHGGGGG!
sBBRRAAAAVVVVVVV.!

Le vocine del mio cervello non erano tanto comprensibili.
Il mio senso critico era annestetizzato e stanco, dopo aver dovuto combattere per anni contro di me, si era areso, ed aveva lasciato campo libero all'irrazionale, che dominava oramai il campo.

Dopo una settimana di non dormire cominciarono gli attacchi di panico, a grappoli, il cuore partiva a mille, senza motivo, pronti partenza via, da 80 a 160 in pochi secondi, durante I quali l'unico sollievo era vomitare bile verde in giro.
Bile e basta, visto che non mangiavo.

Pensavo seriamente (3) di ammazzarmi.

I miei genitori spaventati mi portarono in ospedale, dove dopo un elettrocardiogramma mi tennero tre giorni in osservazione, spedendomi infine da una psichiatra che avrebbe dovuto “guarirmi”.
La tizia assomigliava a crudelia Demon, e mi diede una lista di Psicofarmaci da prendere lunga due pagine da dottore, con la sua firma.

Comprai le medicine, fra le quali spiccavano il Tavor un neurolettico, due antidepressivi triciclici, ed un antiparkinsoniano, oltre ad una scorta di ansiolitici da fare invidia ai Blues Brothers.

Lessi il foglietto illustrativo di quelle schifezze, e non ne presi nessuna, la mia rovina erano state delle robe simili, non mi sarei fatto fregare di nuovo.

Soffrii per un anno intero, prima di ritrovare uno stato completamente “normale”, gli attacchi cessarono dopo tre mesi.

                                           NOTE FINALI

Ho notato che la droga ha un appeal maggiore su gente che di suo possiede una fantasia sviluppata, e che solo in questa categoria di persone produce veramente un piacere reale.
Oh si, provate pure a dare un cartone ad un pastore, vedrá decine, CENTINAIA di coloratissime pecore.

Purtroppo oltre ad essere maggiormente efficace, aumentando il livello di astrazione a disposizione, aumenta anche il rischio di fottersi per sempre il cervello, tranciando ogni contatto con il mondo fisico.

Io grazie a dio mi son salvato, è posso dire di aver visto cose, robe che, wow, nemmeno in una vita potrei descrivere, anche perchè non  le ricordo piú..

Vi chiederete perchè vi sto raccontando queste cose.

La prima parte ovviamente l'ho scritta per impressionarvi con la mia cultura mostruosa, la seconda invece, per farvi vedere che non sono solo uno stronzo teorico.

Traetene le conclusioni che più vi aggradano, tanto so benissimo di non poter far cambiare idea a nessuno.
Non prendo nessun tipo di droga da sei anni, il mio colore preferito è il giallo, e il mondo è un posto piú noioso, adesso.

Ma meno pericoloso, indubbiamente.
                                   
                                              NOTE POST FINALI
0)Nelle societá tribali l'uso degli stupefacenti è limitato a rarissimi casi, che vengono difatti “santificati” da un rituale, creando uno spazio di unicità che serve ad evitarne l'abuso e ridurne I pericoli.

1): “Lsd il mio bambino difficile” è il libro dove Hoffman descrive il proprio rapporto con la sua scoperta, in maniera molto equilibrata, a dispetto di quello che ci si aspetterebbe.
La prima “prova” con l'lsd lo porta ad ingerire una quantità di 250 µg, dopodichè decise di tornare a casa in bicicletta.

Ottima idea.

2) L'eroina all' inizio veniva proposta come cura d'elezione per la morfinomania, un vero cane che si morde la coda, adesso siamo al Metadone-
3) Quando pensi ad ammazzarti e non ne parli con nessuno, li potresti ammazzarti.
4)Chiaramente tutto quello che ho scritto è solo funzionale alla creazione del personaggio, non ho mai aquistato ne provato droga in vita mia.

sabato 15 gennaio 2011

A me me piace ò blues

Questo è un post importante, per due ragioni, la prima è che ho recuperato la mia chitarra.

E poi perchè annuncio pubblicamente la nascita del Blog dello Sturmo&Drango, di cui sono, dato il mio astio per i banner, un libero battitore.

Quel blog è la cosa meno seria che potete trovare in circolazione in tutto l'universo conosciuto, parole come Sborra, pissing, artrosi reumatoide e merda secca, piovono senza sosta.

Ad esempio troverete la mia riedizione Moderna della poesia VOCALI di Rimbaud.
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A come anticristo, E come eiaculazione, I come Inculata, O come onanismo U come ufficiale giudiziario.

Vocali!

A tette e ancora tette, bianco candore
E bambini decapitati da una trave fiammeggiante,
sarà l’apocalisse?
I merda secca spruzzata dai cannoni a Bormio,
Insoddisfatti turisti
O l’alchimia del bocchino con risucchio,
oscura arte della nerchia, tramandata di padre in figlio.
U ragazzetti annegati durante uno tsunami di merda,
gonfi come vascelli intrepidamente lanciati nel cielo negro.

Negro e colpevole.

Oh il negro! e lo schizzo violetto della nerchia!

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Meravigliosa no?

E mò beccatevi questa: la prima registrazione dell'anno fatta con Audacity, ma appena capisco come funziona inizio ad utilizzare Cubase, così posso scrivere le linee di basso e batteria :)

Lo so, fa cagare, ma è la prima, siate gentili.




Alla chitarra ritmica : Kurdt

Prima chitarra solista : Kurdt

Accompagnamento seconda chitarra (Che altrimenti si sentiva troppo solista): Sempre kurdt-

giovedì 13 gennaio 2011

Il segreto dello scrittore

Molti di quelli che mi leggono, a loro volta scrivono, e molti di quelli che scrivono, hanno un cazzo di manoscritto nel cassetto che vorrebbero pubblicare alla prima occasione, malgrado lo sconcerto della popolazione.
.
Diciamo che una persona su cento  in italia, scribacchia qualcosa di decente(e mi mantengo molto basso. Nel momento di massima diffusione si contavano in Italia 3 moilioni di blog; circa un maggiorenne ogni dieci ne aveva uno, poi è arrivato Facebook a spazzare via la maggior parte di quel letame, grazie a dio).

Diciamo poi che di quelle cento, dieci siano capaci di scrivere in maniera interessante, e diciamo ancora che di quelle dieci, una, scriva veramente bene, roba che merita di essere letta.

SCHEMATICAMENTE

60.000.000/100/ = 600000 1a selezione

600.000/ 10 =60.000

60.000/10 =6000


Stiamo comunque parlando di 6000 persone, quindi, se vi considerate persone capaci, (e qualche dubbio dovrebbe venirvi, visto che siete in competizione con altre centinaia) ci sono come minimo altre 5999 persone capaci quanto voi, e quanto voi meritevoli di essere letti e pubblicati.

Tralasciando il fatto che sicuramente vi siete sopravvalutati, e che quindi in realtà  voi la pubblicazione. NON la meritate, cerchiamo di analizzare in maniera assolutamente mongoloide quelli che sono i comportamenti da evitare, se si vuole tentare la scalata al successo .

1)Evitate assolutamente libri di filosofia, saggi sulla vita& affini, sono libri che non legge nessuno, se non viene costretto. E anche in quel caso, si leggono I riassunti.

2 ) Non scrivete come se aveste in mano il segreto dell'universo, della vita, o anche solo della frittata perfetta, il lettore vuole immedesimarvi in voi, quindi l'eroe ideale dev'essere necessariamente un laido ignorante del cazzo, non esistono alternative di successo.

Non scrivete come me, insomma, m'intasate la nicchia biologica, e poi sono costretto ad eliminarvi.

3) Trattate il lettore come se fosse un imbecille; per quanto di solito sia peggio di un cormorano distrofico.
E questo non lo penso solo io.Immagnate che Vonnengut, il grande scrittore di fantascienza, scriveva periodi brevi per sfiducia nella capacità di concentrazione dei suoi lettori. Ed I suoi lettori erano studenti universitari.
4) scrivete perchè vi piace e amate farlo, sarete meno delusi se, come probabilmente succederá, non vi pubblicheranno, e più felici nel improbabile caso contrario.

5) Molta gente consiglia di leggere guide di scrittura e manuali.
Spesso troverete ottimi consigli su come scrivere, in certe guide, ma non dimenticate mai che leggere moltissimo è la base, e scrivere tanto, rileggendosi e facendosi leggere, il pilastro della scrittura.
Un manuale può darvi qualche dritta, ma non aspettatevi che scriva per voi.
6) In quello che scrivete, mettete esperienze, senzazioni, storie, vostre , ma non siate per forza autobiografici, a nessuno frega un cazzo di sapere della prima canna fattasi da un quindicenne,anche se a molti interessa una giovane quindicenne con la terza di reggiseno che uccide tutti I vecchi bavosi che l'approcciano in stazione. E poi si fa una canna.
7) .
8) Spogliatevi di fronte al lettore, ma fate in modo che non possa denunciarvi per oltraggio al pubblico pudore.
9) Fate il cazzo che vi pare.
10) Se diventate ricchi mi dovete il 10%,  la fama potete tenervela,

Dopotutto il 10% di un sacco di soldi, sono sempre un sacco di soldi.

Una delle cose in cui credo fermamente poi è che non posso descrivere qualcosa che non conosco, non posso descriverla in maniera credibile.

“Eppure molti scrittori descrivono cose che non conoscono! E sono credibili!”
Sará la vostra obiezione, a cui risponderó dopo.
Intanto diciamo che “conoscere qualcosa significa averne avuto esperienza diretta con I propri sensi. Una prugna possiede un colore, un sapore, ed un odore, descrivere una pesca è difficilissimo, cazzo.

Anche un ragno possiede un colore, un odore, ed un sapore; ma quanti di voi saprebbero descrivere il sapore di un ragno?
E avete notato che la descrizione di una persona che sgranocchia un ragno vi stuzzica piú di una che mangia una pesca?

Dovrei concludere che I miei lettori sono dei terribili pervertiti che sgranocchiano aracnidi ? (*)
Quindi come cazzo faccio a descrivere qualcosa che non conosco?

Non posso descrivere qualcosa che non conosco, questa è l'amara veritá.

Ma posso aiutarmi con il trucchetto che utilizzava Bonelli per disegnare Tex. Bonelli si trovava a disegnare canyon e mesas che sono completamente assenti in Italia, allora prese qualcosa che somigliava a quei canyon, ovvero le gole rocciose di Ierzu, in Sardegna, e partendo da li, disegnava l'America.

Io invece ho preso una manciata di formiche nere, e le ho ingollate tutte insieme, avreste dovuto sentire! Tutte quelle zampette che cercavano di sopravvivere al mio acidissimo stomaco, aperto come un pozzo della morte, lanciavano Sos sul mio palato ticchettando con le loro antennine.

Ma non sottovalutatemi, ho anche mangiato dei ragni.

THE END
Ma anche no.


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I piú intelligenti fra di voi, ma solo quelli VERAMENTE intelligenti, avranno notato che mancava un punto, il sette.


Ma se non avete notato una cosa cosi macroscopica buttatevi da un ponte, altro che diventare scrittori.


7) Non sono ancora diventato uno scrittore di successo, come cazzo posso insegnarvi ad esserlo, teste di cazzo?
E se veramente esistesse il segreto pre diventarlo, credete  lo
o racconterei a voi?
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Kurdt

lunedì 10 gennaio 2011

Favola nera

Sto morendo, credo.

Una carcassa di ferro é aggrovigliata su di me, in bocca il sapore del sangue, non sento piú le gambe,

merda.

Ricordo solo lo stop, un lampo bianco e poi vetro in bocca, o denti, e le gambe bloccate.
Non si vede un cazzo di niente, mi hanno giá seppellito?

La radio gracchia ancora qualcosa, billie Evans credo, BILL FOTTUTO EVANS, CAZZO, l'ultima cosa che volevo come requiem.


Accanto a me una donna.
Non si muove, forse è morta; diocane,

Forse è morta e non ricordo nemmeno chi cazzo è.
Allungo una mano per toccarla, l'unica mano libera; le poggio il palmo sul petto.

Respira.
“Bene” “almeno è viva” penso.

Il mio tocco doveva averla svegliata, visto che il suo respiro si era trasformato, da un sibilo, nel rumore che fa un pesce appena estratto dall'acqua.
Merda.
Un milione di litri d'adrenalina si riversano nel mio flusso sanguigno; e urlo, come un animale; come un lupo, urlo.

Se questa tizia senza nome stava morendo, io non dovevo stare tanto bene, dopotutto.

Solo un rantolo esce dalla mia gola, che brucia come  fosse stata tagliata e avessero buttato sale nello squarcio, mi accascio su me stesso, come una gigantesca lumaca.

Pagherei con la vita per un bicchiere d'acqua, e probabilmente saró accontentato.
Si paga sempre tutto in anticipo.

“Non fá poi cosi male morire” penso, ma non mi viene In mente nient'altro.

niente frasi storiche per me oggi; tanto non ci sarebbe nessuno ad ascoltarle.
Mi spiace che non ci sia nessuno ad ascoltare le mie ultime volontá, nei film c'é sempre qualcuno ad ascoltarti quando stai schiattando, smpre.
Poi, solo dopo aver detto la tua frase importante, muori girando la testa e chiudendo gli occhi, la telecamera sale lentamente.

                                                          Titoli di coda.

Almeno non dovró preoccuparmi dei clichè, potró morire come cazzo mi pare.

“Ehi! C'é qualcuno la dentro!? ”

“MI SENTITE?”

Il boccheggiare della ragazza si era fatto piú forte, evidentemente ci sentiva, e sperava.

“Non vi preoccupate, adesso vi tiriamo fuori! Resistete”

Le voci erano giovani, la portiera gracchiava, la stavano strattonando; un fascio di luce mi colpisce l'iride, frantumandola.
Ero abituato al buio ormai.

“MERDA É BLOCCATA, proviamo ad entrare dal portabagagli” la voce era quella di una ragazza.

“Brutta troia”, penso, “Se apri il portabagagli siamo fottuti”, l'ultimo affare era andato proprio bene, e pensare che  avevo sempre creduto che I soldi mi avrebbero salvato la vita.

“Vieni a vedere” è il ragazzo stavolta, la sua voce non nasconde lo stupore.

Ragazzini di merda, spero che le vostre anime possano bruciare all'inferno.

“Porca troia, ma qui dentro è pieno di soldi, cosa cazzo..”
E pausa di riflessione, ora arrivava il momento topico, erano finalmente giunti a farsi la domanda da cui dipendeva il nostro culo.
 "Non possiamo lasciarli qua a morire, comunque"
Era la ragazza a parlare adesso, anima candida.

“Chi ti dice che non siano gia morti? e se aspettiamo che arrivi l'ambulanza, o la polizia, questi soldi spariscono, non volevi comprare casa con quel cornuto del tuo ragazzo?”

“Non parlare del mio fidanzato adesso, pezzo di stronzo,”
Lei aveva iniziato a piangere e i suoi passi si erano allontanati.

Brutto segno.

Dietro la mia testa il rumore delle valigie richiuse alla meglio, lasciando chissà quanti soldi ancora nel bagagliaio, poi ancora passi che si allontanano, correndo.
Portiera che si chiude, sgommata secca.

Bruttissimo segno.

Sicuramente non avrebbero chiamato l'ambulanza.

Grossi figli di puttana. Ma li capivo, io avrei fatto lo stesso fossi stato In loro.
Peccato non sapere che quelle banconote sono segnate, dalla prima all'ultima, sono da ripulire, pena il carcere per traffico internazionale, da dieci a quindici anni, se va bene, piú l'accusa di omissione di soccorso e furto, se va male.

Un mezzo sorriso mi si stampa sulle labbra, chiudo gli occhi.
La ragazza aveva smesso di rantolare.

Proprio vero che il crimine non paga.














Questa favola è dedicata a Cin che l'ha corretta e mi ha dato utili suggerimenti su come renderla meno schifosa.

domenica 2 gennaio 2011

L'universo la morte e tutte le altre stronzate.

Il cervello non è altro che un piccolo imbuto che trasforma l'intero mare dell'universo in un rivoletto comprensibile e misero.

In fondo se la mettiamo cosi, il nostro concetto di “sensato”, perde qualsiasi valore.

Concetti come “Giustizia”, “ Logica” , “conseguenze” , sono un sottoinsieme minuscolo e patetico di quel superammasso di insiemi che chiamiamo “universo”, un titanico insieme che comprende tutti gli altri.
Un SuperInsieme che annulla addirittura il tempo, essendo “Il tempo” un sottoinsieme dell'universo, costretto a piegarsi ad un potere superiore, come un vassallo al proprio re.

L'universo è il re.

Sarebbe banale dire che siamo solamente dei piccoli granelli di polvere trasportati dal tempo e dalle tre dimensioni per percorsi che non riusciamo a prevedere ne capire.

La veritá è che agli occhi di un ipotetica divinitá, o semplicemente di un essere a noi superiore, nella misura in cui noi siamo superiori, per esempio, alle mosche, noi sembreremmo proprio questo.

Mosche.

E non importerebbero tutte I meravigliosi concetti che abbiamo creato per giustificare il nostro predominio sul pianeta , questa creatura superiore, se dovesse arrivare sul pianeta terra, con la sua superiore comprensione della realtá, ci vedrebbe come insetti.

Non sentirebbe nessun senso di colpa nello schiacciarci e nel farci soffrire, perchè non sentirebbe nessun senso di vicinanza con delle creature tanto primitive.

“Si ma noi abbiamo sviluppato una tecnologia avanzata ed una forma di linguaggio superiore”.

Superiore a cosa, esatttamente?

Probabilmente se un ipotetica civiltà aliena ricevesse veramente il messaggio della sonda pioneer, potrebbero succedere alcune cose.

  1. Non lo capirebbe, e non è assolutamente improbabile che una civilta basata su concetti completamente diversi, magari organismi a base silicio invece che carbonio, non capiscano la logica di scimmie con pollice opponibile e dieci dita.
  2. L'ipotetica civitá capirebbe perfettamente il messaggio, e in quel caso si aprono altri due sotto scenari.
2a) La civiltá aliena riesce a decifrare correttamente il messaggio, ed ha raggiunto uno stadio di avanzamento simile al nostro nel momento del lancio della sonda, quindi non può raggiungerci o essere pericolosa.

2b) La civiltá aliena riesce a decifrare il messaggio ed ha raggiunto uno stadio evolutivo di molto superiore al nostro, in tal caso dovremmo pregare di non avere niente che a loro interessi, ricordate gli indios?

La nostra non è una civiltá “Buona”, ma semplicemente una civiltà che apprezza ció che le assomiglia, ecco perchè riusciamo a tenerci in casa un cane, che ha caratteristiche simili alle nostre, ed in piú il vantaggio di essere inferiore a noi, e non contestare le nostre decisioni.

Diffidate dagli amanti dei cani, generalmente sono degli stupidi figli di puttana narcisisti che sentono di poter essere superiori solo ad una povera bestia, tralaltro non di rado sganciano la povera bestia in autostrada, o la affogano in un fiume.

I padroni dei gatti dimostrano invece molta piú autostima, dovendo rapportarsi ad un animale indipendente che se ne frega di quello che pensate di lui. (2)*

Tornando al nostro spazio nell'universo; sarebbe bello ricordarci che non ne siamo il centro, e che quasi tutto quello che succede succede oltre la nostra volontà, senza che noi si possa fare niente per questo, se fossimo persone intelligenti questo dovrebbe farci rilassare.

Perdere il controllo per riprendere il controllo.

Dopotutto si nasce, senza volerlo, si cresce, quando va bene, senza volerlo, e ci si sposa, senza capirne le conseguenze, poi si sfornano un paio di bambini che vi spediranno al ospizio se va bene, e all'ospedale se va male, e infine per quanto ho capito, si schiatta.

Il fatto che prima o poi schiatteremo é peró un pensiero che non sfiora granché le nostre coscienze; ci pensiamo ogni tanto, di solito quando schiatta qualcun altro;  in fondo ci crediamo poco, che noi si possa schiattare.

E tutto ció è perfettamente coerente con il modo di apprendere umano, che si basa sull'esperienza diretta, piuttosto che sulla comprensione empirica dei fenomeni.

Siamo costruiti per essere incredibilmente adattabili, possiamo abituarci a condizioni di vita terribili, con sofferenze quotidiane indicibili, voglio dire, come spiegate altrimenti il fatto che ci sia gente capace di vivere in Francia? (3*)

In francia chiamano l'orgasmo delle loro mogli “Petite Mort” chissá che non abbiano ragione, e crepare sia anche un piacere, oltre che una liberazione.

Prima però aspetto che schiattino.

I Francesi dico, non si sa mai.

Immagino un pianeta dove si muore ogni giorno, ma si resuscitá anche, ogni giorno.

Chiameremo questo paese: “Cristolandia”.

Gli abitanti di cristolandia, una volta morti e risorti una decina di volte, capiranno che non è poi cosi grave, questa cosa del morire, e inizieranno a comportarsi di conseguenza.

“Dopotutto non è mica la fine del mondo” direbbero.

E nascerebbero degli sport di morte creativa, e la gente inizierá a gettarsi dai balconi e dai tetti, a tagliarsi le vene per provare piacere e farsi clisteri con l'acido solforico.

Poi troverebbero qualcos'altro da temere, la morte in croce, suppongo.

Della morte non ci spaventa il durante, ne il dopo, perchè come diceva Epicuro (*) 
« Il male, dunque, che più ci spaventa, la morte, non è nulla per noi, perché quando ci siamo noi non c'è lei, e quando c'è lei non ci siamo più noi. »

Della morte ci spaventa il prima.
Abbiamo paura di vivere, non di morire.

Quest'anno voglio farmi amica la morte, portarmela nel taschino, ogni tanto tirarla fuori e dirgli: 

”ehi vecchia mia, tutto a posto?”

"Uaaaarrrgggggghhhhh! Sbav Sbav"

"Non sarebbe ora di lavarseli, quei denti, eh? Appesti! Dio cane"

Uaaarrggghhhh!Sbav sbav"

La morte non è una gran conversatrice.

Quest'anno invece di fare progetti che tanto non si realizzeranno o sfracellarci il cervello per stronzate,  facciamoci amica la nostra ombra, e smettiamola di avere paura.

Buon anno a tutti voi.(4*)

Kurdt

(2)Amo anche i cani, sappiatelo, e anche i padroni dei cani, sopratutto se hanno le tette.
(3) Come fai a fidarti di un popolo che è ateo al 32%? Bastardi senza dio.
(4)Pochi lo sanno, ma anche l'universo è destinato a morire, molto probabilmente, e sapete come? Di freddo.