sabato 20 settembre 2014

Apple, cavi Pear e altri gadget da mongoloidi

L'Iphone 6 è stato svelato con incluso tutto il solito ambaradan di gente che discute il prodotto. Gente che discute se un telefono che a listino costa 1000 euro sia in qualche modo giustificato.

Non credo ci sia molto da dire, la Apple è un'azienda eccezionale, capace di vendere il proprio prodotto a prezzi che altri potrebbero sognare la notte, dopo una bella dose di peperonata e birra artigianale.

C'è veramente gente disposta a spendere più di mille euro per un cellulare (senza considerare il costo delle cover, degli accessori, delle app) e non stiamo parlando di gente che guadagna diecimila euro al mese, cari miei.

Il mercato della Apple è praticamente lo stesso della Samsung e della Lg, eppure la Apple può permettersi di far spendere ai propri clienti il triplo rispetto alla concorrenza e mantenere i guadagni pazzeschi. Voglio dire, non credo esista al mondo un azienda che guadagna su ogni singolo terminale la stessa cifra guadagnata da Apple sui propri, che ha su ogni terminale venduto un guadagno, al netto delle spese, vicino al 70% (parlando di Iphone, su Ipad il guadagno è ancora più alto).

Ora, non è che Samsung e compagnia siano molto migliori, ma possiamo trovare produttori che vendono telefoni eccellenti, con caratteristiche di molto migliori all'Iphone6 nella fascia di prezzo che sta tra i duecento e i trecento euro, che senso ha pagarne più di mille?
La risposta che riceverete da chi lo acquista sarà, inevitabilmente, che Apple è meglio, che fa le cose fatte bene, non come quei telefoni da ipermercato Android, e che quindi si merita più soldi, anzi, siete voi coglioni a comprare un prodotto che non funziona per nulla e fa schifo al cazzo.

Non me ne voglia nessuno dei miei lettori che compra Apple, ma sono puttanate. Dovrebbe bastare questo per mettersi d'accordo:

Chi sa anche solo paragonare i numeri dovrebbe rendersi conto che Iphone è un inculata colossale. Ma evidentemente sono parecchi quelli che non hanno fatto le elementari.


Ovviamente questa non è un post che discute di Apple in particolare, ma voleva discutere gli effetti di quello che viene definito "confirmation bias" in ambito psicologico. Si tratta di un fenomeno per cui si tenta di difendere la scelta fatta, sia essa un acquisto, la scelta di un partner, un partito politico, anche quando questa scelta si è dimostrata, non solo inutile, ma persino controproducente per i propri interessi.
 

Se a questo aggiungiamo la nostra innata tendenza a fidarci del  prezzo come indicatore di un più alto valore, ecco fatta la frittata, abbiamo appena scoperto come funziona il market dei polli.

Non sapete cos'è il market dei polli? Si tratta di quella fascia di mercato che, per quanto si rivolga alla massa e spesso alla sua parte più pecoreccia, offre prodotti definiti "lusso" o di "alta classe".
Prodotti che ovviamente non offrono nessun vantaggio in termini di "materiali" o di " ricerca tecnologica" o ancora di "funzionalità" ma hanno un valore puramente simbolico, in quanto status symbol di una classe sociale. 


Ecco perché si vedono in giro tizie pronte a spendere quattrocento euro per un paio di occhiali marchiati Bulgari, fatti di plastica, con lenti di plastica e montatura, indovinate un po'? Di plastica. 

Occhiali di lusso sono i chopard da 308.000 euro con montatura in oro e diamanti, giusto per ristabilire le giuste dimensioni delle cose. Perché per definizione il lusso è qualcosa che solo una minoranza di persone può permettersi (altrimenti non sarebbe lusso).

Il vostro mangiare tre volte al giorno sarebbe stato lusso, nel terzo secolo dopo cristo, ora come  ora invece è la norma.
Certo, uno che acquista occhiali semplici da Bulgari potrebbe anche comprare un paio di occhiali Solaris che sono fatti esattamente degli stessi materiali e che magari per un decimo del prezzo ti danno delle lenti polarizzate,  ma non lo fa, perché non riesce ad identificare Solaris come un marchio "lussuoso" e non riesce ad identificare se stesso come qualcuno "non lussuoso".

Ecco perché vedete eserciti di mongoloidi comprare magliette Armani pagando cento euro una roba di cotone che viene venduta in stock a cento euro ogni dieci chili, probabilmente.

Eppure lo fanno, e c'é che riesce a sfruttare il trend dei mongoloidi.

Un altro esempio fantastico è rappresentato dalla comunità audiofila mondiale, si tratta, per chi non lo sapesse, di quel gruppo di persone che ripone particolare attenzione a quello che ascolta e si contraddistingue per un profondo interesse al suono e a tutto quello che serve per ottenere un impianto stereo migliore possibile.

 C'è gente la fuori che spende 1200 dollari per mezzo metro di cavo utilizzato per connettere l'amplificatore alle casse. Considerando che spesso per connettere le casse, che stanno in punti anche abbastanza lontani dall'amplificatore servono anche quattro cinque metri di cavo, fate i conti voi, c'è gente che spende 7000 dollari per un cavo. Un cavo che ha le stesse caratteristiche di tutti gli altri, ed è indistinguibile da qualunque altro.

I cavi Pear. Sono un valido test d'intelligenza. Non trovate strano che siano associati alla frutta?

 Ora voi chiederete, come è possibile che sia indistinguibile da un cavo che costa pochi euro?  E perché dovrebbero venderlo a cifre simili allora? Ma soprattutto, perché qualcuno dovrebbe comprarlo?
Lo comprano persone che sono state convinte che questa roba possa fare una qualche differenza nella qualità della musica che ascoltano, li compra gente che ha speso magari 500 euro per un lettore cd convinta che ci sia qualche differenza fra un lettore cd normale e il loro lettore da 500 euro. Fino a quando non smontano il lettore da 500 euro e scoprono che dentro ci sono parti di normalissimi lettori cd da 10 euro.
 James Randi, quel sant'uomo, ha offerto un milione di dollari all'azienda che produce i cavi pear se fosse riuscita a dimostrare in un test a doppio cieco che fosse possibile riconoscere i loro cavi da un set di cavi monster cable da 80 euro (comunque molto più costosi della norma!).
Indovinate un po'? Il ceo dell'azienda prima si era detto entusiasta di partecipare a questa sfida, ma guarda caso, dopo averci pensato bene ha deciso di accusare la James Randi foundation di essere una manica di imbroglioni, e si è ritirato. Così, come un fenomeno da baraccone paranormale qualsiasi.

Neppure la loro ditta sarebbe capace di distinguere fra due cavi diversi! Vi rendete conto della quantità di fuffa che viene venduta nel mondo audiofilo? Mi ci sono immerso per qualche tempo, cercando dei monitor da studio che facessero al caso mio e ehi, ora sono quasi sicuro che audiofilo sia un sinonimo gentile per "coglione".

Bello questo lettore Cd vero? Costa solo 4000 euro. Un offertona!

E cosa ne pensate di un lettore cd Marantz Sa 11s2 ? Marantz, un nome, una garanzia! La miglior esca per gonzi che sia mai stata prodotta. Se c'è qualche audioscemo che sta leggendo, bene! I lettori cd sono tutti uguali, a meno che non siano rotti, e allora non funzionano per un cazzo e ve ne renderete conto perché il cd salta e produce un pessimo rumore. Quindi fatto salvo questo caso, se avete comprato un lettore cd da 4000 euro, siete ufficialmente delle teste di cazzo.

E quante teste di cazzo ci sono al mondo? A giudicare dalla frequenza con cui questi stronzi si fanno infinocchiare, direi che ce ne sono una marea, io personalmente non posso definirmi un genio, però sono piuttosto bravo a capire quando qualcuno vuole vendermi dell'olio di serpente per curare il cancro, e anche se non avrò guadagnato tantissimo da questa capacità, sicuramente ho risparmiato parecchio. 
Alcune aziende in pratica sono una tassa per la stupidità, sono riuscite a far passare l'idea che esista una sorta di via di mezzo fra i prodotti dedicati ai comuni mortali e quelli invece dedicati ai super ricchi, una sorta di mercato per i ricchi wannabe che per ora ancora hanno le pezze al culo, ma in futuro sicuramente, ehi! quella ferrari sarà mia! Per adesso però devo accontentarmi di una Bugatti di Cartone e polistirolo costruita in India da bambini pakistani. Non è la stessa cosa, ma non sentite anche voi il profumo di ricchezza?

Eataly è un altro perfetto concorrente nella nostra fiera del disagio mentale, gente che riesce a vendere sale marino a tre euro e venti, duecento grammi di confettura di albicocche a cinque euro e via discorrendo. Sono riusciti a far passare l'idea che questo è il modo in cui mangiano i ricchi, e loro, anche se non sono ancora ricchi e se Dio vuole non lo diventeranno mai,  vogliono sentirsi ricchi, fighi, innovativi. Magari vivono in un mini appartamento assieme ad altri dieci wannabe cinesi, però mangiano ogni pomeriggio da Eataly e hanno l'iphone 6 preso con la promozione da 32 mesi, tornano a casa e hanno un impianto Hi-fi con cavi di ultima generazione. Pagato facendo prostituire la fidanzata con spacciatori albanesi.

Un altro gadget da mongoloidi poco studiato è invece, il cane.

Si, proprio il comunissimo cane. Un sacco di gente pare disposta a spendere cifre inverosimili pur di accalappiare un esemplare di sgnaus-Bretonsky, o ancora di più per razze rare, come lo Sgnapper-Frizzaum con un pedigree. 

Che poi il pedigree cari poveri stronzi, attesta solamente che il vostro cane si è accoppiato con parenti, o con qualcosa di molto simile per un tempo sufficiente ad evolvere tare genetiche che lo rendono più merdoso di qualsiasi altro cane normalmente inbastardito.

E per farvelo capire, vi faccio un paragone fra due cani:

Il primo è un cane della famosa razza Samoyed. Questo cane costa in media 10.000$. Vi illustro solo le principali caratteristiche.



Ora proviamo a paragonarlo ad un bastardino:



Indovinate un po'? Questo non costa un cazzo e funziona pure meglio. 

Ora certo, la gente dirà che i cani di razza sono meglio per questo o quello, e ci sarà sicuramente gente che ci crede, ma la verità è che una razza migliora con il mix, perché quelli che non sono almeno decenti, non vanno avanti. Una colonia di bastardini è più simpatica di una di pastori tedeschi, questo è indiscutibile, e sono anche più intelligenti!

Eppure sono gratis e la gente li abbandona in giro, mentre vedo pochi pastori tedeschi girare senza padrone, segno che il vero motivo per cui la gente li vuole non è il cane, in se, ma come al solito lo status symbol del cane di razza.

Sono gli Iphone 6 dei cani.

Insomma in conclusione, se non siete capaci di fare un paragone fra costi e benefici di due cose e avete bisogno che qualcuno vi alleggerisca di qualche soldo, rivolgetevi a me, vi fornirò lo stesso servizio, facendovi pisciare sulle scarpe dal mio cane supermix.

Kurdt. 

martedì 9 settembre 2014

Ode al posto di blocco




Gino, carabiniere, sta fermando le macchine per un controllo di routine sulla SS 131, fa cenno con la paletta ad una moto di accostare, il conducente della moto gira la testa e fa un cenno inconfondibile con il dito medio verso gli agenti. Quindi da gas e se la da a gambe.

«Cosa facciamo, Gino, lo inseguiamo?»

«Mah, francamente, Salvatò, non ci conviene, lascialo andare, mica ci conviene inseguirlo. E se il tizio ha una pistola e ci spara addosso?»

«Appunto! Pensa che potrebbe sparare a qualcuno in giro, magari ha trenta chili di coca nascosti su per il culo, mica possiamo lasciare che scappi e faccia quello che gli pare!»

«Macché, sta tranquillo e lascia perdere, segnala la cosa alla radio e pace, non fare l'eroe, coglione.»

domenica 7 settembre 2014

Nuotando con gli squali

Nota: Questo Post riguarda argomenti che ho semplificato molto, per renderli comprensibili a chiunque e per evitare di far smettere di leggere una parte di voi. Buona lettura. 




Hft. Un acronimo che sta per High Frequency trading, che in poche racchiude tutte quelle attività che si svolgono in borsa per opera di algoritmi che vendono e comprano stock nell'arco di microsecondi. Tutte le banche più importanti hanno fatto (e in linea di massima, fanno ancora) largo uso di questo metodo per guadagnare ingenti capitali, anche se, direte voi, come fanno a valutare se sia utile e sensato comprare o vendere qualcosa con un tempo di pochi millisecondi (quando va bene) e di pochi microsecondi (quando fanno in fretta) ?

La risposta è che : «non importa». Non importa che quell'azione o commodity sia o meno sopravvalutata o sottovalutata, con il trading ad alta velocità si vince sempre, paga il cliente. Come funziona direte voi?

In linea di principio funziona così, negli Usa le varie borse sono collegate l'una con l'alta, il New york stock excange è collegato a boston e a tutti gli altri in maniera che una volta che una richiesta di acquisto arriva li, la modificazione nel prezzo si propaghi anche alle altre borse, a seconda della velocità del collegamento.

Cosa fanno (in soldoni) quelli che fanno trading ad alta velocità? Appena gli algoritmi vedono che il prezzo di un azione, diciamo Apple (AAPL) prezzata diciamo 100$ sale a New York a causa di un grosso acquisto, che ne fa salire a 100,05 comprano quell'azione a Chicago, dove è ancora prezzata a 100$ (a causa della relativa lentezza nella propagazione dell'informazione) e la rivendono a 100,05. Per fare tutto questo utilizzano strategie al limite della follia per poter avere linee più veloci e compagnia bella.

Ora, il succo di questo post non è spiegarvi cos'è l'Hft a tutti voi, se siete curiosi sull'argomento, vi consiglio di passare sul sito Nanex che spiega in maniera decisamente esaustiva tutto l'argomento.

Comunque, qualche mese fa è uscito un libro, chiamato «Flash boys» dove uno scrittore denunciava tutta la faccenda al grande pubblico, raccontando tutta la storia, con nomi e cognomi, e raccontando che sarebbe nato, grazie all'intervento di un operatore di borsa «buono» tale Brad Katsuyama, una borsa «buona» dove le pratiche cattive dei cattivoni sarebbero state rese impossibili.

Questo mercato «nuovo» si chiama Iex, e ha sede in Canada. Dopo l'uscita del libro, il traffico  salito di un bel 40%. Guardacaso.

Il protagonista del libro, che dopo parecchie peripezie riesce a costruire il team giusto per aprire un mercato «speciale» un mercato «ecquo!» dove tutti avranno le stesse possibilità, è riuscito nell'impresa grazie alla gentile intercessione di una banca d'affari, la Goldman Sachs, che sappiamo essere una branca della fatebenefratelli.inc, che ha deciso di finanziare il tentativo di questi Robin Hood .

Ora, già a questa distanza dovreste cominciare a sentire puzza di bruciato. Come mai una banca come la Goldman Sachs, nota per aver agito nella maniera più immorale possibile, ha deciso di smettere di guadagnare con una pratica come l'Hft?

Allora mi sono messo a cercare chi fosse questo Brad Katsuyama e ...

1) Ha lavorato per la Royal Bank Of Canada,Global Head of Electronic Sales and Trading at RBC Capital Markets

2) Ha lavorato assieme a Mark Joseph Carney quando lo stesso era direttore della RbC . Carney attualmente è governatore della banca d'Inghilterra. Ma indovinate un po' per chi lavorava il caro Carney? Esatto, per Goldman Sachs, per ben tredici anni, dite che ha qualcosa a che vedere con tutta questa faccenda?

3) Decide che proprio adesso, quando la Goldman Sachs guadagna un po' meno soldi del solito, sia ora di cambiare questo mercato marcio! Ma chiaramente, non lo cambia bandendo l'Hft dal suo mercato, dopotutto in Europa molti paesi già lo fanno, l'Italia lo ha disintegrato semplicemente aggiungendo una mini tassa di 0, qualcosa centesimi per transazione, cosa ci voleva? La voglia.


La mia personale opinione è che, dopo la crisi del 2007-08 la propensione al rischio delle persone normali sia giustamente finita sotto i piedi.

Chi ha voglia di investire in un mercato che assomiglia molta alla ruota di un casinò? Dopo tutto quello che è successo nessuna persona sana di mente investe in un mercato così palesemente falsato come quello americano, dove aziende come Twitter, senza una chiara idea di come fare i soldi che servono per mantenersi, vanno su in borsa, o altre, come Facebook, acquistano per 16 miliardi un altra compagnia, WhatsUp, che fa pagare 89 centesimi per un anno di servizio. Sapete quanti anni di servizio servano per pagare 16.000.000.000 di $? Una.

E ovviamente l'investitore sano di mente, non compra questo letame, ma punta su altre cose che non rischiano di perdere il 30% in una settimana, se qualcosa va storto, o se si scopre che in fondo, Facebook non serve proprio ad un beato cazzo di nessuno eh.

Ecco perché stanno cercando di attirare clienti su una piattaforma che promette di essere «affidabile». Dopo aver perso la maggioranza degli investitori piccoli (e dopo averli pelati ben bene) hanno scoperto che la lotta con gli altri squali non è così conveniente, perché gli squali ribattono colpo su colpo, e a fare la lotta con Mike Tyson a volte le si prende, molto meglio riempire di sberle Antonio Serracchiano laureato in economia all'università online di Cogliasco sul budello. Lui si che da soddisfazioni, quando gli strappi tutti i soldi.

Ecco perché stanno creando questo mercato. Sanno bene che gli investitori seri, quelli che avevano grossi capitali da investire li hanno tolti dal mercato Usa, dove sono rimasti solo fondi avvoltoio e alcuni, pochi, fondi istituzionali che cercano di non farsi spolpare.

In pratica c'è una vasca piena di squali affamati che vi chiamano per una nuotata.

Avete portato il costume?


sabato 6 settembre 2014

La riforma della scuola II

E riprendiamo dove avevamo lasciato. La riforma della scuola. Vi ho già detto quello che penso della situazione attuale, rimane ancora da parlare di quella che è invece, la proposta per migliorarla proposta dal governo attuale.

La prima proposta è quella di stabilizzare almeno una parte di quelle persone che stanno in "lista d'attesa", ovvero 100.000 insegnanti su 400.000. Questa proposta mi trova d'accordo, è ora di finirla con insegnanti che fanno avanti e indietro dalle scuole cercando di avere abbastanza punti per ottenere una cattedra annuale. Quindi, okay, diciamo che siamo tutti d'accordo che assumere gli insegnanti che ci servono sia una buona idea, come vuole sceglierli il governo? Dopotutto si tratta di una scelta che lascerà a casa definitivamente 300.000 potenziali insegnanti. Non è ancora stato fatto trapelare niente, ma pare che si procederà a immettere in ruolo persone seguendo la solita trafila della graduatoria, che, per chi non lo sapesse, significa che chi c'è da più tempo sta dentro. Bravo o non bravo. Sono i vantaggi dell'essere nato poco dopo la guerra, baby.

Questo significherebbe, in soldoni:

1) Aumentare ancora di più l'età media degli insegnanti, se prendi quelli che hanno un punteggio "più alto" in graduatoria, sono più vecchi, e automaticamente hai eliminato quelli giovani.  E l'età media s'impenna.

2) Ancora nessuna valutazione della competenza, insegnanti preparati e pessimi tutti nello stesso gruppo.

3) Nessuna differenza di stipendio fra bravi e non bravi. Tutti uguali, pagati uguale, non sia mai.

La seconda parte della riforma riguardava la proposta appunto, di pagare di più quelli più bravi. Peccato che come al solito i superuber tecnici del ministero si siano arenati sullo scoglio del "come cazzo facciamo a distinguere?" arrivando alla geniale conclusione che tutti ci aspettavamo:

"la competenza verrà valutata a seconda di... quante ore lavorerete! Chi lavora di più, merita di più e verrà pagato, ovviamente, di più."

Sapete qual è la differenza fra un buon insegnante e uno pessimo? Quello pessimo finisce le proprie lezioni sempre fresco come una rosa, tranquillo e pacifico. Non si sforza granché, dopotutto...

Tanto il mio stipendio lo prendo lo stesso, alla fine del mese. 

Ed è vero. Il suo stipendio, alla fine del mese, sarà esattamente lo stesso del suo collega che invece si è dannato l'anima per ottenere risultati. Sicuramente nell'ordine supremo delle cose, quello bravo ha portato un miglioramento, mentre quello cattivo, no, ma in tasca, ehi amico, che te ne fai del denaro? Sterco del demonio!

Due sono le campanelle d'allarme che devono farvi sospettare di trovarvi di fronte ad un cattivo insegnante, la prima è l'insistere costantemente sull'importanza dell' esperienza.

I.C.E. (insegnante con esperienza) "Vuoi inserire l'uso degli ebook a scuola? Si vede che non conosci il mondo della scuola! Non funzionerebbe mai, non vedi quanti problemi hanno già con il registro elettronico?"

I.o. (Io) : Amico, farebbe risparmiare alle famiglie un sacco di soldi, alla fine quello che fanno le case editrici è semplicemente ristampare le stesse versioni mille volte, aggiungendoci tre parole e facendo pagare il prezzo pieno. 

ICE: Eh! Ma gli E-ridèr si perdono! Costano un sacco di soldi! E poi non li sanno usare, ti pare che possiamo ricomprarli per tutti, ogni anno? Si vede che non conosci i bambini eh! 

I.o : dunque, se è per questo perdono tranquillamente anche i libri di carta, ma in ogni caso, prima o poi dovranno imparare a non perdere le proprie cose, o no? E no, non costa un sacco di soldi, ormai con 50 euro hai un lettore nuovo, guarda, l'ho comprato ieri. 

I.C.E. " Ma cosa! L'iPOP costa cinquecento euro! Adesso arrivi tu e mi dici che costa cinquanta euro! Perché non ti metti a vendere iPop in giro allora, eh! Il nostro geniaccio! Si vede proprio che ti manca l'esperienza in questo campo eh! Magari adesso dirai che questo registro elettronico serve pure eh!"

I.o. "..." 

E vi assicuro che sono dialoghi realmente avvenuti. Il punto è che si parla di "esperienza" e "anzianità" come se entrambe dovessero significare una qualche miglioria delle capacità solo per la loro presenza. Io non ho niente contro l'esperienza, anzi! Sono convinto che senza esperienza non ci sia possibilità di miglioramento, ma esperienza significa che esista il desiderio di apprendere e imparare nuove strategie per compiere lo stesso lavoro con minor fatica.

Conosco parecchi insegnanti old school che hanno sempre da ridire sui metodi d'insegnamento moderni, ai loro tempi era molto più facile prendere la testa del bambino e sbatterla al muro, altro che fregnacce di pedagogia infantile.

La seconda affermazione che dovrebbe farvi rizzare le antenne sulle capacità di un insegnante è la reticenza alla valutazione. A nessuno piace essere valutato, questa è una cosa nota, eppure in linea di massima gli insegnanti sono tutti d'accordo nel dire che,  i voti sono necessari a scuola, eppure si rifiutano categoricamente di venire valutati.

A quanto pare sarebbe troppo difficile valutare un insegnante,  ci sono troppe variabili, e poi come si fa a capire se sa insegnare o no? Uh? Impossibile! Pagare di più quelli che ottengono valutazioni migliori? Ma quando mai! Non avete esperienza, non capite.

E allora non valutiamo nessuno, in questo modo gli insegnanti sono tutti bravi, e ci sono intere classi lasciate in mano a gente a cui non affiderei neppure un albero di mele.

E vi assicuro che di insegnanti incapaci ne ho avuto una folta schiera. Ho fatto elementari e medie in un paesello del cazzo in Sardegna, ero il migliore della classe. Per fare le superiori mi sono trasferito in Umbria, a Spoleto, è stato un trauma terribile scoprire che non mi era stato insegnato un cazzo. I primi mesi sembravo un ritardato, parlavano di cose che non avevo mai sentito nominare, gli insiemi?  Il massimo che avevamo fatto noi erano le moltiplicazioni con la virgola! Mi ci sono voluti sei mesi per rimettermi a paro con la classe, ma vi assicuro che fu un trauma positivo. Gli insegnanti di mia sorella insegnavano a fare il caffè ai ragazzi, ma proprio come progetto eh, mica cazzi.

Sicuramente vi servirà più questo che l'inglese, ragazzi. Il mio con due cucchiaini di zucchero, grazie. 

La mia insegnante di francese passava il tempo a collezionare punti della spesa, chiedeva persino agli alunni di portarglieli da casa, cosa che ovviamente veniva fatto sperando in una sorta di clemenza. Ore intere di lezione dedicate alla compravendita dei punti della ferrero, crai, upim e compagnia bella. E ovviamente la classe si divertiva a non fare un cazzo, erano felicissimi dell'ora di francese, Dio santo.

Quindi io so per esperienza che c'è necessità di un controllo, sono convinto che anche il ministero se ne rende conto, se ne rende conto almeno da vent'anni, basta guardare i progetti di riforma che sono stati proposti nel corso degli anni. Tutti, siano stati la Gelmini, Berlinguer, Monti, o persino la Moratti, hanno proposto riforme della scuola che contemplavano una valutazione dell'operato del corpo docente. Risultato?

Mobilitiamoci! Sciopero! Rivolta! Ma chi sono loro per valutarci! Noi siamo tutti bravii! 

Nel 2012 c'è stato un interessante esperimento, un concorso abilitante che avrebbe dovuto fare assumere un certo numero d'insegnanti in maniera diretta, non tramite graduatoria, ma tramite prova delle competenze. Ovviamente un sacco d'insegnanti attualmente in lista d'attesa lo hanno provato, risultato?

Alla prima prova (dei semplicissimi test di logica elementare) tre quarti di quelli che provavano non hanno raggiunto il punteggio minimo per passare alla seconda prova.

Più del 70% dei docenti non è capace di risolvere piccole questioni logiche elementari, che razza di educazione volete che diano? Una redattrice di una famosa rivista online rivolta alla scuola (che evito di citare per trovarmi il blog chiuso e uno stuolo di pasionarias sotto casa) si era presentata anche lei per partecipare, risultato? Bocciata clamorosamente. Sulla rivista sono partite immediatamente delle accuse a questo " sistema a quiz"  che era evidentemente fallato, se non permetteva a delle persone con una preparazione trentennale di passare.

A nessuno, chiaramente era sorto il dubbio che fosse la loro preparazione trentennale, ad essere sbagliata.

Al secondo punto la riforma, cerca di allungare l'orario di insegnamento, portandolo a 36 ore. Ora, se con trentasei ore, intendono 36 ore di lezione alla settimana, beh, devono essere impazziti, nessun essere umano riuscirebbe a fare trentasei ore di lezione frontale senza esaurirsi completamente in meno di un anno.

Se invece intendono includere in quelle ore anche il lavoro che viene svolto dagli insegnanti come "extra"   come la preparazione dei compiti in classe, correzione dei compiti, incontri con genitori e altri insegnanti, eccetera eccetera eccetera, allora potete scommettere che qualsiasi insegnante sarà entusiasta. Sarebbe il modo di rispondere finalmente a quelli che si lamentano di quanto "a scuola si lavori poco" e di quanto "siano fannulloni e protetti gli insegnanti".

In conclusione, come al solito, incrociamo le dita.

Prima di concludere mi piacerebbe aggiungere due parole sul fenomeno delle "scuole paritarie e parificate" ovvero tutto quel sottobosco di scuole cattoliche e non che pretendono di avere la stessa validità di una scuola pubblica. Queste scuole ogni anno chiedono contributi allo stato per continuare ad offrire il loro "servizio" nel nome della libertà di scelta, ma alla fin dei conti sono solamente dei posti dove gli insegnanti vengono sfruttati, sottopagati (o non pagati per nulla) e i genitori vengono strizzati come limoni, con la promessa che avranno un' educazione superiore, voglio dire, stanno pagando, dopotutto, no?

La verità è che, no, in linea di massima la qualità delle scuole private è penosa, alle superiori è semplicemente un diplomificio dove non si boccia nessuno, neppure fosse il peggiore idiota della storia, alle elementari, quando si parla di scuola cattolica, l'obbiettivo imperante è appunto, la religione. Lezioni tenute da suore, genitori che desiderano che il bambino venga educato alla religione e ai suoi valori, preghierine del mattino, cristi ovunque, anche sulle stampanti, e chi più ne ha più ne metta.

E insegnanti sottopagati.

Ho fatto un colloquio con una scuola paritaria cattolica a Milano, mi hanno offerto 800 euro al mese per lavorare con due ragazzi con particolari disabilità (un Adhd e un autistico) oltre ad aiutare la docente della classe. Vale ottocento euro questo lavoro? Perché se vale ottocento euro c'è qualcosa di profondamente sbagliato in tutta la faccenda.


Vale ottocento euro perché scuole come questa sanno che, quando qualcuno rifiuta possono sempre andare a cercare nel profondissimo pozzo dei disoccupati per trovare qualcun altro che accetti, perché "da punteggio"  o perché "in fondo son sempre soldi!".

La verità è che accettare offerte del genere è una roba che rende schiavi, perché visto che "tanto qualcuno accetterà comunque" i presidi e compagnia assumeranno gente gratis perché tanto, sopratutto al sud, fare punteggio sembra diventata un' ottima motivazione per lavorare gratis. Gratis cazzo.

C'è gente che lavora per anni gratis sperando di fare abbastanza punteggio per entrare in una scuola pubblica. Benissimo, se immettono in ruolo tutti quelli che servono nella pubblica ed eliminano il fenomeno delle supplenze, cari mei, ve lo spiego con un' immagine semplice, per venire incontro alle vostre ridotte capacità mentali :



SIETE INCULATI




Perché se lo state facendo per il punteggio, considerate che ci sono persone che insegnano da trentacinque anni e ancora non hanno ricevuto il ruolo, quelle persone saranno sempre di fronte a voi in graduatoria, anche se avete deciso di farvi inculare per cinque anni, e sapete una cosa? Ve lo meritate! Se decidete di farvi sfruttare il minimo che spero è che vi inculino sonoramente, perché ve lo meritate, cari miei, il vostro lavorare gratis svilisce anche me, e mi costringe ad incontrare persone che non si vergognano di proporlo. Si chiama dumping, e riduce la società ad un merdaio schiavista.

E se rimarrete senza lavoro dopo aver regalato anni della vostra vita a qualcuno che se ne fotte se crepate di fame, io godo, perché evidentemente siete troppo stupidi per capire un concetto che vostro nonno con la terza elementare capiva benissimo. Se lavori senza essere pagato, o sei pagato così poco che a malapena ti paghi vitto e alloggio, allora sei uno schiavo. 
Vostro nonno lo sapeva benissimo,cosa significava essere schiavi, infatti ha lottato per cambiare le cose. Mentre voi con le vostre lauree in scienze della banana arrostita state disintegrando il sacrificio di migliaia di persone, che credevano davvero che potesse fare la differenza. 

Pensateci prima di accettare lavori di merda,  per due lire e con condizioni ridicole. Perché le vostre azioni hanno ripercussioni a livello sociale, non solo a livello individuale. Senza considerare che non ci sarà sempre mamma a pararvi il culo e a permettervi di lavorare aggratiss, prima o poi dovrete pagarvelo voi l'affitto, e quando arriverà quel momento, vi renderete conto che con il vostro comportamento vi siete fottuti, perché come voi avete accettato lavori sottopagati, lo hanno oh oh oh! fatto anche altri, che hanno ulteriormente abbassato il livello delle paghe, c'è persino un accumulo di idioti che sentite un po', paga per lavorare! 

Gente che per lavorare si paga tutti i mezzi per arrivare e il pranzo, che in pratica va sotto di 200 euro al mese perché  "fa curriculum". 

Ma quando avrete bisogno di mangiare, sapete dove potete ficcarvelo il vostro curriculum?

Kurdt